Erano previste tantissime persone in arrivo dalla provincia di Savona e così è stato.
Questa mattina davanti al Palazzo della Regione e successivamente in Piazza De Ferrari molti savonesi arrivati a Genova la maggior parte in treno, hanno espresso la loro contrarietà al posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a 4 km dalla costa di Vado Ligure e a 2.9 km da Savona.
Tanti gli striscioni, i manifesti, i fischi e gli slogan, su tutti "Giù le mani dal nostro mare" che sono stati lanciati sotto in via Fieschi a pochi minuti dall'inizio del consiglio regionale monotematico sul tema.
Nella centrale piazza genovese è stato previsto anche una sorta di girotondo intorno alla fontana. 40 tra gruppi civici, comitati, associazioni, partiti e sindacati di base sono quindi le organizzazioni riunite nel coordinamento per il "No al rigassificatore" che si sono dati appuntamento questa mattina.
"La grande partecipazione popolare di contrarietà a questo progetto testimonia una netta opposizione popolare alle falsità spacciate per progresso e imposte per decreto - dicono dal coordinamento dell'iniziativa definendo l'iniziativa come una "inaccettabile imposizione nazional-Regionale - Non costituisce una vera transizione ecologica; viene giustificata assumendo per dogma un’emergenza energetica non dimostrata nei fatti e nei numeri; allunga i tempi di sudditanza dalle fonti energetiche fossili, è pericolosa per le caratteristiche della nave che non è adatta a essere utilizzata in mare aperto in esposizione offshore; è dannosa alla salute in un territorio già martoriato su questo piano; è incompatibile con le attività del turismo e dell’agricoltura del territorio; è un attentato all’ecosistema marino, terrestre circostante; è incompatibile con altre attività produttive limitrofe".