“Il calo del numero dei nuovi contratti nel secondo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 è un dato che non va in alcun modo letto in solitaria: questo numero parla infatti dei nuovi contratti, ma nel 2022, annata che ha fatto registrare numeri eccezionali per la ripartenza post Covid, le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a indeterminato sono cresciute del 55,7% rispetto al 2021. Si tratta di persone che sono state stabilizzate, e che quindi per forza di cose non avvieranno nuovi contratti. Oltre a questo, nel secondo trimestre 2023, sempre rispetto allo stesso periodo del 2022, le persone che hanno concluso un contratto di lavoro sono diminuite del 2,7 %, e il saldo tra avviati e cessati è positivo (+6408 unità)”.
Così l’assessore al Lavoro Augusto Sartori commentando i dati INPS sui nuovi contratti.
“È ovviamente un fatto positivo che si registrino nuovi contratti – aggiunge l’assessore – ma bisogna tenere conto del fatto che nel secondo trimestre dell’anno scorso si erano concentrati la maggior parte dei nuovi contratti, ad esempio nel turismo, dopo la fine dell’emergenza Covid: nel 2023 i nuovi contratti sono più diluiti nel tempo, e meno concentrati in un periodo singolo. A riprova di questo, sempre nel settore turistico, gli avviati nei primi 4 mesi del 2023 sono superiori ai mesi corrispondenti nel 2022. Senza contare infine che, paragonando il 2023 al 2019, ultimo anno prima della pandemia, si registra come nel secondo trimestre del 2019 gli avviati fossero il 20,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, a riprova del buono stato di salute dell’economia ligure. Un fatto testimoniato, infine, dal fatto che nel secondo trimestre 2023 l’occupazione in Liguria cresca del 2,7% e scenda del 13,8% la disoccupazione”.