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Attualità | 22 settembre 2023, 15:15

Il Premio Sostenibilità Ambientale 2023 al divulgatore Walter Pilloni

Genovese, consigliere comunale, ha scritto due libri ed è molto apprezzato per il suo costante impegno a favore dell’ambiente. Il riconoscimento è ideato da Antonio Crosa, fondatore dell’Istituto Cardiovascolare di Camogli

Il Premio Sostenibilità Ambientale 2023 al divulgatore Walter Pilloni

Il suo impegno in veste di divulgatore ambientale è ormai molto noto, così come l’energia che mette in tante sue battaglie, anche all’interno del Consiglio Comunale di Genova. Ora, il lavoro di Walter Pilloni è in qualche modo certificato pure da un premio: nei giorni scorsi il rappresentante di Vince Genova, la lista civica del sindaco Marco Bucci, nonché tra i primi a promuovere in città la mobilità elettrica con gli scooter e le biciclette della sua azienda Ecomission (che ha sede in via Merano a Sestri Ponente), ha ricevuto, presso la sede dell’Istituto Cardiovascolare di Camogli, il Premio Sostenibilità Ambientale 2023, ideato dal fondatore dell’istituto, Antonio Crosa

La consegna è avvenuta alla presenza del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, del parlamentare Roberto Bagnasco, del sindaco di Camogli, Giovanni Anelli, e di Anna Maria De Luca, in rappresentanza del Ministero della Cultura.

Il Premio Sostenibilità Ambientale, fortemente voluto da Antonio Crosa, vanta un buon prestigio e l’anno scorso, ad esempio, è stato assegnato al geologo e divulgatore ambientale Mario Tozzi. Pilloni è stato premiato “per la passione e l’impegno profuso nella divulgazione di informazioni ambientali”.

“Ho scelto Pilloni - racconta Antonio Crosa - perché su tantissime questioni la pensa come me, ad esempio sul presidiare e difendere il pianeta su cui viviamo e a non lasciarlo peggio di come lo abbiamo trovato, ma almeno allo stesso modo e, se possibile, meglio”. “È stata una sorpresa - spiega Walter Pilloni - Ero in vacanza e mi è arrivato l’invito a ritirare questo bellissimo premio a Camogli. Per me è uno stimolo a fare ancora di più e ancora meglio in tema di ambiente”.

Quasi tutta l’attività consiliare di Walter Pilloni in Sala Rossa a Palazzo Tursi è concentrata su questo punto. Ma anche fuori dal Consiglio Comunale il lavoro di divulgazione scientifica non si ferma. Due sono i libri dedicati al tema: ‘Ultima chiamata’ e ‘Tempo scaduto?’. “Contengono informazioni di carattere scientifico ma anche nozioni per tutti, per far capire quanto sia importante rispettare l’ambiente dove viviamo e quali siano le conseguenze, anche gravi, di certi comportamenti scorretti”.

Secondo Pilloni, “è ormai troppo tardi per essere pessimisti, ora dobbiamo ripartire da quello che ancora rimane e fare ogni sforzo possibile per cercare di contenere almeno gli effetti peggiori di ciò che potrebbe proiettarci verso scenari climatici mai sperimentati prima dal genere umano. Questa premessa deve però doverosamente fare i conti con ciò che negli ultimissimi tempi ha letteralmente sconvolto l’ordine mondiale così come fino ad ora lo abbiamo conosciuto. La guerra in atto tra Russia e Ucraina impone dei cambi di strategia e le azioni volte alla mitigazione dei gas serra subiranno un brusco rallentamento di cui dovremo tener conto”.

In generale, “quando pensiamo al pianeta dove desideriamo vivere, non tutti abbiamo in mente la stessa immagine. Qualcuno lo vorrebbe più industrializzato, tecnologico e civilizzato, altri più selvaggio e incontaminato. Alcuni sarebbero disposti a rinunciare a certi standard di vita, altri meno, pur pretendendo tutti un posto dove stare. In sostanza, pur guardando allo stesso obiettivo, lo facciamo di solito da prospettive differenti e non sempre sovrapponibili. Ricercando solo il nostro bene individuale, tuttavia, finiremo per ostacolarci a vicenda, allontanandoci dal sentiero comune che ci permetterebbe di evitare l’estinzione. Perciò, da un paio di decenni, i filosofi hanno cominciato a chiedersi come bilanciare valori quali la solidarietà, la libertà, la vita delle generazioni future e la prosperità degli ecosistemi, che facilmente entrano in conflitto quando ci si deve accordare su come uscire insieme dalla crisi climatica. Da questa ricerca sono sorti nuovi dilemmi morali di cui si occupa una nuova disciplina filosofica, l’etica del cambiamento climatico. È su questa strada che occorre dirigersi”.

Alberto Bruzzone

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