Sul tema dell’accoglienza dei migranti, con particolare riferimento alla situazione dei minori non accompagnati nei container in via Negrotto Cambiaso in Valpolcevera, si esprime la consigliera comunale di Azione, capogruppo di Gruppo Misto, Cristina Lodi:
"In qualità di vicepresidente della commissione Welfare ho richiesto una commissione urgente per quanto riguarda la situazione assurda che il Comune immagina di perseguire con l’accoglienza in container di minori non accompagnati nell’area dell’ex circolo Alfredo Ricciotti in via Negrotto Cambiaso a Rivarolo. E ho depositato un’interrogazione che spero venga discussa nel prossimo Consiglio Comunale.
La situazione che si prefigura è di assoluta precarietà, all’interno di un ex circolo in condizioni problematiche che al solo sguardo non dimostra di poter essere garante di un’accoglienza con tutti i servizi previsti. L’arrivo di minori non accompagnati non è più di fatto un’emergenza, bisogna arrivarci preparati per affrontare periodi più complessi come questo in maniera adeguata e dignitosa, sapendo che la rete degli enti genovesi di terzo settore preposti a questo tipo di accoglienza ha sviluppato un’altissima competenza e professionalità. Ma vanno governati i processi da parte del Comune di Genova, non scaricati, cercando responsabilità sempre fuori. La Valpolcevera ha sempre dimostrato una grande capacità di accoglienza, ma qui il problema sono le modalità inaccettabili, come stanno anche affermando in queste ore molte associazioni, l’amministrazione municipale, le cittadine e cittadini.
La richiesta di commissione è partita. Chiederò l’audizione di tutte le realtà coinvolte tra cui i municipi, la prefettura, gli enti del terzo settore preposti all’accoglienza, la Asl, il garante dell’infanzia e Defence for children e chiederò che si parli sia della situazione che si sta prefigurando a Rivarolo sia di come il Comune ha organizzato l’accoglienza dei minori non accompagnati che, ricordo, sono ragazzi e ragazze in grave difficoltà che hanno lasciato tutto alle spalle e hanno bisogno di accoglienza reale e non di sentirsi un problema".