Portofino, l'accusa al sindaco: "Nel suo negozio vende merce contraffatta"

Il sindaco di Portofino Matteo Viacava venderebbe nel suo negozio borse contraffatte di marchi tra i più prestigiosi nel mondo della moda. A scoprirlo è stato il giornalista del Fatto Quotidiano Thomas Mackinson, che ha visitato la tabaccheria del primo cittadino, trovando all'interno prodotti Fendi, Chanel e Louis Vitton venduti ad appena 75 euro.

Il giornalista ha scritto di aver comprato una delle borse, confermando che si tratta di un prodotto “falso al 100%”. Del resto lo ha confermato lo stesso Viacava che, raggiunto al telefono ha spiegato: “No guardi, non sono mica i marchi originali, abbiamo degli artigiani che li fanno ma sono simili, non sono quelli veri eh”.

Singolare, fa notare il Fatto, che tutto questo accada nella cittadina del lusso, dove ogni giorno turisti milionari ostentano migliaia di euro di prodotti esclusivi delle più grandi e prestigiose maison di moda, ed è ancora più curioso che a vendere i prodotti contraffatti sia il sindaco e che nessuno, polizia locale inclusa, se ne sia accorto. “Io mi occupo di manutenzione delle barche, faccio il sindaco, non seguo direttamente il negozio”, ha chiarito Viacava al giornalista del Fatto, il quale scrive però che il sindaco era presente nel negozio quando ha acquistato uno dei prodotti contraffatti in vendita.

A commentare la notizia, attaccando Viacava, è il capogruppo della lista Sansa in Regione Ferruccio Sansa, che fa notare: “Quando a vendere le borse false per strada sono degli immigrati ecco piombare le forze dell'ordine a riempire verbali, denunce e provvedimenti di espulsione. Ma quando, stando a quanto scrive il Fatto con tanto di fotografie, lo fa addirittura il sindaco? Per di più il sindaco che rappresenta Portofino, comune simbolo del lusso; Portofino dove, ironia della sorte, vengono in vacanza i proprietari di alcune delle griffe in questione. Un bel modo di fare pubblicità a Portofino! Per queste ragioni chiediamo le dimissioni di Viacava”.