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Politica | 18 settembre 2023, 16:53

Migranti a Voltri, Pd: "La solidarietà del territorio sia affiancata dalla responsabilità dell'Amministrazione"

50 migranti sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa, troveranno una sistemazione provvisoria nelle tende da campo allestite nel capannone degli ex Cantieri Costaguta

Migranti a Voltri, Pd: "La solidarietà del territorio sia affiancata dalla responsabilità dell'Amministrazione"

Continua a rimanere al centro del dibattito la questione migranti a Voltri.

Il gruppo Partito Democratico di Genova ha voluto sottolineare come sia necessaria, accanto alla solidarietà del territorio, la responsabilità dell'Amministrazione: "Dopo anni di propaganda sulla pelle delle persone, assistiamo oggi al totale fallimento delle presunte politiche migratorie del Governo Meloni, che - oltre gli slogan dal dubbio valore etico - con le direttive del decreto Cutro ha lasciato migliaia di persone senza adeguati percorsi di integrazione, reso le condizioni di vita per chi arriva oggi sempre più disumane e alimentato l'illegalità".

"In questo quadro nazionale - continuano - è necessario ribadire il principio morale su cui ogni società democratica dovrebbe fondarsi: accogliere chi si trova in mare, chi scappa dai campi di concentramento della Libia e chi fugge da guerre, carestie e povertà è un dovere di tutte e tutti noi.

L’arrivo a Voltri di 50 persone sbarcate nei giorni scorsi sulle coste di Lampedusa - che troveranno sistemazione in tende da campo allestite nel capannone degli ex Cantieri Costaguta - vedrà, ne siamo certi, la solidarietà e la partecipazione del tessuto associativo e di volontariato del territorio, che sempre si è attivato di fronte ad emergenze di tipo umanitario.

In questo senso le parole del Presidente del Municipio VII Barbazza, che consegna alla stampa la sua estraneità alla gestione dell’accoglienza, preoccupano per il dovuto e necessario dialogo con il territorio.

Non può, infine, non destare perplessità la scelta di un capannone industriale per accogliere persone per le quali risultano al momento sconosciute le condizioni fisiche e psicologiche, il numero di minori non accompagnati o i percorsi e le tempistiche che si immaginano per un’accoglienza dignitosa.

Nell’auspicare che il Governo abbandoni la gestione miope del fenomeno migratorio attuata in questi mesi e abbracci la strada della cooperazione europea, chiediamo intanto che l’amministrazione genovese si faccia carico della situazione di Voltri con responsabilità e trasparenza, poiché riteniamo che coinvolgere e informare - anche nei tempi stretti dell’emergenza - sia il solo modo di costruire veri percorsi di accoglienza e per non pregiudicare l’impegno del territorio".

CGIL Genova: "Soluzioni estemporanee senza rispetto per migranti e cittadini"

"La decisione di montare delle tende negli ex cantieri di Genova Voltri per ospitare 50 migranti in arrivo da Lampedusa è inopportuna nel metodo e nel merito. Ancora una volta si è di fronte a soluzioni estemporanee e irrispettose che non tengono in considerazione le reali necessità di chi scappa da guerre, fame e violenze e si prestano a non essere comprese dal territorio destinato ad ospitarle. Come più volte denunciato dal mondo dell’associazionismo e che accoglie gran parte dei disperati che arrivano nel nostro Paese, non si tratta di numeri ma di persone in carne ed ossa che troppo hanno sofferto e che meritano una accoglienza degna di questo nome.

Allestire una tendopoli per 50 migranti, sotto ai container impilati in terza fila a Voltri, significa voler evidenziare una situazione di emergenza, mentre un normale sistema di accoglienza in gran parte smantellato nel corso degli anni avrebbe trovato soluzioni naturali, non emergenziali, e rispettose della dignità di tutti. Oggi la vera emergenza è ricostruire la rete dell'accoglienza per garantire regole che evitino di spingere alla marginalità sociale questi esseri umani che a quel punto diventano facile preda di situazioni poco controllabili".

 

 

Redazione


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