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Genova | 11 settembre 2023, 13:05

Calenda a Genova: "Bucci? Se farà cose buone lo appoggeremo"

Oggi la presentazione dei due neo iscritti ex Pd Cristina Lodi e Sergio Rossetti, che attacca il suo ex partito e Claudio Burlando: "Deve sparire"

Calenda a Genova: "Bucci? Se farà cose buone lo appoggeremo"

"Bucci? Con lui ho lavorato sull'Ilva ed è stato una persona seria. Questo è un giudizio che rimane, ma non lo abbiamo appoggiato perché aveva una compagine di governo molto di destra, e la nostra linea politica è che noi compagini molto di destra non le appoggiamo”. Carlo Calenda, in visita a Genova, chiarisce subito da che parte starà Azione dopo le polemiche degli ultimi giorni nate in seguiti al passaggio di trentuno iscritti al Pd, tra cui i consiglieri di Regione Sergio 'Pippo' Rossetti e Comune Cristina Lodi. Con loro il segretario regionale di Azione Roberto Donno.

Per Azione in Liguria è un grande salto qualitativo, sono qui con persone che hanno fatto una scelta di coraggio, perché lasciano un partito che ha più voti di Azione, ma hanno spiegato, insieme a chi li ha seguiti, che hanno linea ben chiara - spiega Calenda -.

La politica oggi è fondata su dichiarazioni e provvedimenti spot: l’agenda del governo Meloni è dettata dalla cronaca

Per superarla serve un partito di ispirazione repubblicana, e la nostra idea si fonda su tre pilastri: salari, scuola e sanità. Chi viene dall’esperienza socialista e riformista, liberale, repubblicana e popolare deve stare insieme in questo paese, deve starci in modo serio e con rettitudine di comportamenti rispetto a un progetto politico. 

Possiamo convincere gli italiani a votare il metodo e il modo con cui ha governato Draghi, possiamo votare in quel modo senza arrivare al default della politica?

Sono preoccupato che questo paese possa dividersi tra i sostenitori del piccolo mondo antico, con contenuti razzisti e discriminatori, e gli iper progressisti che vogliono si usi l’asterisco. Bisogna capire che le transizioni vanno gestite, senza imporre per legge di cambiare qualcosa che ha accompagnato la gente per millenni.

Le differenze con il PD di Schlein sono profondissime: tanto per iniziare, la sua politica ambientale non ha basi, non ci sono le condizioni per avere tutte energie rinnovabili. Siamo molto in disaccordo che si possa regredire rispetto al Jobs Act, per noi è fondamentale che il lavoro sia pagato bene, siamo contro i sussidi come superbonus o reddito di cittadinanza che hanno speso fondi che avrebbero sistemato la sanità per sempre”. 

Due iscritti al partito di Calenda, Federico Barbieri e Lorenzo Paci, ora autosospesi, siedono tra i banchi della maggioranza in consiglio comunale in sostegno di Marco Bucci, ma il leader di Azione spiega che la stima nei confronti del sindaco è personale e che l'alleanza con i partiti sovranisti Lega e Fratelli d'Italia rappresenta uno scoglio troppo grande da arginare per l'appoggio dell'intero partito al sindaco.

Due ragazzi iscritti ad Azione si sono candidati con la lista di Bucci – continua Calenda – si sono sospesi per candidarsi, sono stati eletti nella lista civica, sono rientrati in Azione, dopodiché hanno il gruppo della lista civica di Bucci. Ho parlato con loro oggi, ritengono questa situazione insostenibile, io li capisco perché oggi avremo dei rappresentanti all'opposizione di Bucci e Toti, gli ho detto che è giusto per tutti che su questo si faccia un chiarimento, e che quindi loro facciano il loro mandato con Bucci. Per quanto riguarda il rapporto con Toti e Bucci, quello che succederà qui è quello che succede al governo”.

Poi, rivolgendosi ai neo iscritti: “A voi chiedo un'oggettività assoluta, che per quanto faticosa sia è l'unica cosa che ricostruisce un rapporto di fiducia con i cittadini e dunque se Bucci fa cose buone bisogna dirlo e aiutarlo. Se Bucci sbaglia non si può dire semplicemente che sbaglia, ma bisogna proporre qualcosa di alternativo a quello che ha proposto Bucci e vale anche per Toti”.

Il leader di Azione su questo fa un esempio: “Salario minimo: lo hanno proposto Meloni e Salvini, ma siccome lo proponiamo noi è sbagliato per loro. Può un Paese andare avanti in questo modo? I sindaci del Pd hanno chiesto l'abolizione del reato di abuso d'ufficio, siccome lo propone la destra non è più giusto, sembra un kinder garden. Questo è quello che faremo a Genova, in Liguria e nelle altre province. Io ho chiesto a Roberto, Cristina e Pippo di riorganizzare il partito, che cresce insieme alle persone che arrivano. Loro saranno i nostri punti di riferimento, sono persone con cui ci siamo incontrate, abbiamo parlato, sono persone serie e coraggiose e il coraggio nella politica è una delle cose più difficili da trovare”.

Cosa cambierà in consiglio comunale lo spiega Cristina Lodi, che nega l'appoggio a Bucci e anzi, ritiene, l'opposizione sarà rafforzata dal passaggio. 

Abbiamo un capogruppo in più, l'opposizione aumenta. Abbiamo una forza politica in più, - spiega - io sarò nel gruppo misto e quindi sono ottimista perché sebbene sia stata un'operazione faticosa dal punto di vista personale, ma nell'ottica di incrementare l'opposizione e per questo spero e sono certa che avremo più forza per fare una politica e tornare a rigovernare come a Savona”.

Al di là delle situazioni create, - continua Lodi - abbiamo deciso che vogliamo costruire strade alternative di costruzione della città e soprattutto attraverso proposte, come abbiamo sempre fatto, che vadano a dire che ci sono molte cose che non vanno bene, sempre e comunque attraverso un'alternativa. Credo che Azione ci dia questa possibilità, Azione sarà in opposizione e io continuerò a esserlo”.

Perché Calenda e non Renzi? Renzi ha fatto scelte radicali che non condivido totalmente. C'è stato il tentativo di creare un partito che poteva rappresentare un'opposizione più ampia ai governi, Calenda ha più congruenza con quello che penso e regolarità negli approcci, perché ricordiamo che nei comuni in cui siamo andati alle scorse amministrative Calenda era con il Pd e sosteneva i nostri sindaci. Questa operazione mette solo un po' di ordine, Azione, che ringrazio per questo spazio, è contro il governo Meloni e tutti i sovranismi e continuerà a esserlo a Genova”.

Polemico il consigliere regionale Sergio Rossetti che per quanto riguarda la nomina a segretario regionale di Davide Natale ha parlato di un metodo “che non vorrei portare all'interno di Azione, c'è un bel gruppetto di persone che decidono che per bilanciare La Spezia bisogna avere un segretario di Genova. I genovesi sono stati coinvolti? Quelli giusti, decidono di non decidere e vanno da Davide Natale, il quale viene dai miei colleghi e chiede cosa fare. La mia risposta è stata che a fronte dei disastri sapere cosa pensa Andrea Orlando tramite Davide Natale sarebbe stato importante rispetto agli anni precedenti. E gli ho anche detto che essendo uomo di prima Repubblica come me, forse sarebbe stato l'unico in grado di tenere in piedi il Pd; se avessimo fatto l'ennesima azione dirompente dicendo che non avevamo condiviso le scelte del gruppo comunale, che non condividevamo le linee politiche nazionali, che la fatica della mancanza di una risposta del Pd regionale non passava soltanto attraverso il partito ma anche dalle difficoltà nel gruppo, saremmo stati circondati da gente del Pd che ci diceva 'perché litigate?'”.

Non le manda a dire neppure a Claudio Burlando, l'ex presidente della Regione che riunisce i fedelissimi e non solo in una chat Whatsapp: “Vasta Liguria”. “Claudio Burlando deve sparire, non deve avere una sua chat e non deve riunire nessuno”. 

In mattinata anche il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Giovanni Toti avevano commentato il passaggio di Rossetti e Lodi ad Azione.

Bucci: "Lodi è stata fortemente all’opposizione, i politici di Azione non lo sono, si metteranno d’accordo, io non vedo grossi problemi. Come sapete, dal 2017 abbiamo una visione di città e stiamo portando avanti un programma, chi ci vuole stare è il benvenuto, se qualcuno non vuole starci mi dispiace ma andiamo avanti lo stesso. Con Calenda, ogni volta che è venuto a Genova, ho sempre avuto ottimi rapporti, penso ci saranno anche in futuro, chi lo vede forse è un signore del no o chi spera di compensare una brutta figura, e mi riferisco a chi perde i pezzi per strada".

Toti: "Le europee riguardano molto marginalmente l’amministrazione regionale che io presiedo. È un tema che riguarda i partiti nazionali, di governo e opposizione che otterranno il consenso dei cittadini sulla base di ricette che riterranno opportune. La situazione che riguarda Pd e Calenda mi sembra una situazione complicata e ci vorrebbe un importante studio, che non ho tempo di fare, per capirla. 

Vedo il segretario del PD che se la prende con il precedente governatore del PD; vedo Calenda che oggi sarà più o meno diviso a metà, tirato da una parte da chi appoggia Bucci, come peraltro lo stesso Calenda faceva fino a poche settimane fa, dichiarandolo sindaco di cui aveva grande stima, e un altro pezzo di vecchio PD, vecchissimo PD oserei dire, che invece lo tirerà all’opposizione.

In tutta franchezza non so come si concilino l’assessore del buco da 100 milioni con l’Italia Nuova che vuole costruire Calenda, però vedranno loro".

Francesco Li Noce e Chiara Orsetti

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