Politica - 08 settembre 2023, 15:01

Rigassificatore, si comincia a ragionare sulle opere compensative. Toti: "Cominceremo da Comuni, Autorità Portuale e Province" (Video)

Col ministro Pichetto-Fratin si è parlato di "opere strutturali, difesa del suolo, difesa costiera e competitività del territorio"

Al termine dell’incontro con il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin il presidente Giovanni Toti ha fatto il punto sulla situazione rigassificatore tra Vado Ligure e Savona.

Ministro e presidente si sono accordati per stilare una lista di opere compensative da preparare insieme agli enti del territori. 

“Prosegue il dialogo - dice Toti - L’iter amministrativo oggi va avanti con la valutazione di impatto ambientale che si farà a Roma, al ministero con garanzia di tutti e poi con la conferenza dei servizi a cui partecipano ben 50 enti che dovranno dare tutti i visto di sicurezza.

Si va avanti anche sul dialogo con tutti i comuni interessati per eventuali modifiche al progetto che possano agevolare gli enti locali.

Oggi con il ministro abbiamo avviato un percorso anche per opere compensative, accompagnamento che cominceremo a raccogliere dai comuni, da autorità portuale e dalle province in modo da dare un giusto riconoscimento ai comuni interessati dall’opera. Parliamo di opere strutturali, difesa del suolo, difesa costiera e ovviamente tutto quello che riguarda la competitività del territorio. Poi valuteremo tutti gli investimento con il governo che ha dato ampia disponibilità a sottoscrivere un accordo di programma in tal senso”.

In questi giorni – ha aggiunto Toti - stanno procedendo sia gli incontri in sede politica sia in sede tecnica con i Comuni interessati dal tracciato dell’opera e quindi dai lavori propedeutici all’arrivo della nave, dopo lavori di adeguamento, al largo di Vado Ligure nel 2026. Quello che abbiamo in più attivato da oggi a cura del Commissario e della Regione per quanto di competenza, è un primo screening di quelle infrastrutture di accompagnamento per il territorio: chiediamo quindi ai sindaci, alla Provincia e all’Autorità Portuale, che ospita l’area Charlie dove si posizionerà la nave, di fornirci un primo elenco di opere di accompagnamento. Devono essere opere strutturali in conto capitale, strategiche per quel territorio e coerenti con la competitività del sistema portuale. Raccoglieremo i desiderata e poi abbiamo di fronte un numero importante di mesi per esaminare poi anche con il ministro quali inserire nell’Accordo di Programma”.

Per quanto riguarda la procedura amministrativa, Toti ha spiegato che “il ministero ha aperto la Valutazione di Impatto Ambientale, da cui poi dipenderà il proseguo di tutto l’iter, essendo propedeutica, indispensabile e necessaria, con un esito favorevole, per la Conferenza dei Servizi che recepirà le istanze di tutti gli aventi titolo. Per dare un’idea a chi sostiene tesi talvolta stravaganti sulla pericolosità o altri impatti della nave, rilevo che alla pratica amministrativa per l’autorizzazione della sua messa a dimora a Vado sono interessati a vario titolo circa 50 enti della Pubblica Amministrazione. È poi evidente che dal punto di vista della sicurezza e dell’impatto ambientale, su cui abbiamo già rassicurato anche i Comuni fuori dall’area di competenza diretta come quelli dell’area marina protetta di Bergeggi, gli incontri andranno comunque avanti nel modo più trasparente possibile, per chiarire ogni aspetto del progetto”.

All’incontro erano presenti anche i tecnici della struttura commissariale, l’assessore regionale all’Ambiente e Infrastrutture Giacomo Giampedrone e, in relazione al tema dei depositi chimici, il sindaco di Genova Marco Bucci.


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