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Attualità | 04 settembre 2023, 16:00

“Boardgame in carcere”, successo per il progetto che incentiva la socialità tra detenuti attraverso giochi da tavolo

Si è conclusa in questi giorni la prima fase del progetto ideato e realizzato dall’Università di Genova

“Boardgame in carcere”, successo per il progetto che incentiva la socialità tra detenuti attraverso giochi da tavolo

Si è conclusa la prima fase di “Boardgame in carcere”, progetto pilota ideato e realizzato dall’Università di Genova, in collaborazione con il Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, per stimolare una relazione positiva tra i detenuti tramite attività sfidanti, divertenti e ingaggianti utilizzando il gioco da tavolo, strumento in grado di abbattere le barriere tra le persone, promuovere la socialità e sviluppare life skills.

Questa prima fase del progetto si è svolta in 3 incontri e ha visto il coinvolgimento di circa 15 detenuti della Casa di reclusione di Chiavari e di 8 operatori tra docenti e tecnici di UniGe e volontari del servizio civile universale assegnati alle attività del PUP - Polo universitario penitenziario.

La selezione dei giochi e le modalità di spiegazione degli stessi sono state definite in collaborazione con i docenti UniGe Michele Masini e Tommaso Piccinno, membri del CeRG - Centro di ricerca sul gioco e divulgatori ludici.

Lo scopo del progetto “Boardgame in carcere” è quello di stimolare una relazione positiva tra i detenuti tramite attività sfidanti, divertenti e ingaggianti utilizzando il gioco da tavolo, strumento in grado di abbattere le barriere tra le persone, promuovere la socialità e sviluppare life skills. I risultati, eccellenti in termini di apprezzamento da parte dei detenuti, confermano la bontà dell’idea, già sperimentata da altri istituti di reclusione in molte altre città italiane.

Concluso il pilot, la collaborazione tra l'Università di Genova e il Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria continuerà, portando l’esperienza in altre carceri di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, oltre a proseguire gli incontri presso l’istituto di Chiavari.

Redazione

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