È tempo di bilanci per il progetto ARTE (Autonomia, Relazioni, Territorio, Espressività) dedicato a ragazzi disabili accompagnati in un percorso d’inclusione sociale e realizzazione personale.
Il progetto è sostenuto dalla cooperativa “Il sentiero di Arianna” che, insieme al supporto di associazioni, istituzioni e altre realtà del territorio, ha portato avanti attività di diverso tipo in due anni e mezzo.
“Il progetto ARTE ha avuto inizio ad aprile 2021 e si rivolge a persone adulte con disabilità psichica, cognitiva, fisica e sensoriale - spiega Caterina Morrone, coordinatrice del progetto - Vuole fare inclusione sociale attraverso la cultura.
Abbiamo considerato tre azioni da portare avanti per sviluppare il progetto: la prima l’abbiamo chiamata ‘i luoghi della cultura’. Abbiamo messo a disposizione operatori che potessero i ragazzi verso le proposte del territorio che talvolta, anche per ragioni logistiche, non possono essere raggiunti da persone con disabilità. Abbiamo messo a disposizione risorse per acquistare biglietti del cinema, del teatro per il trasporto. Abbiamo lavorato a strumenti che potessero facilitare la fruizione delle varie attività (come ad esempio l’interprete LIS). Abbiamo pensato a laboratori in preparazione a quegli eventi in modo tale che i ragazzi potessero accedere a queste iniziative in maniera più consapevole.
La seconda azione è quella dei laboratori culturali che, oltre a essere un’occasione per socializzare e fare gruppo, sono stati un’occasione per sperimentarsi a fare delle vere e proprie opere d’arte.
L’ultima azione è quella degli eventi culturali, rivolti all’intera comunità, che potessero diffondere un’idea diversa della disabilità quindi una disabilità positiva che mettesse in luce le abilità e i talenti dei protagonisti di questi eventi”.
I ragazzi coinvolti, quasi 170, provengono principalmente da tutto il Tigullio. In totale sono 47 le attività proposte tra le più disparate: dal cinema alla musica per passare dalla pittura e alla ceramica.
“Oggi è una giornata di festa, di conclusione di questo progetto che vuole restituire quello che è stato il progetto - aggiunge Elena Ortica, referente area disabili “Il sentiero di Arianna” - È andato oltre le nostre aspettative perché è riuscito a creare dei momenti di socializzazione che hanno permesso a persone con disabilità differenti di incontrarsi e di conoscersi a fondo attraverso l’arte che va oltre ogni barriera e ogni limite.
La diversità non deve essere un sinonimo di solitudine ma, anzi, deve essere qualcosa che ci spinge ad andare oltre e un’opportunità creando dei rapporti di fiducia reciproci.
Sono terminate le azioni finanziate da questo progetto ma la nostra volontà, come quella di tutte le realtà che hanno fatto parte di questo progetto, è di continuare e trovare nuove risorse per poter dare seguito a tutte le attività svolte, a tutti i risultati che abbiamo ottenuto e, perché no, a raggiungerne altri superando i risultati di oggi che riteniamo molto soddisfacenti”.