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Genova | 31 agosto 2023, 18:56

Cassoni per la diga, riparte la battaglia del Ponente. Assemblea pubblica il 15 settembre

Appuntamento organizzato dai comitati alle ore 20,30 presso i saloni sottostanti la parrocchia di Pra’. Nessuno ha mai chiarito se i cassoni piccoli saranno fatti o meno al Sesto Modulo

Cassoni per la diga, riparte la battaglia del Ponente. Assemblea pubblica il 15 settembre

Cassoni sì, cassoni no, cassoni forse. Grandi, piccoli, medi… Qual è lo stato dell’arte rispetto a una delle questioni che maggiormente ha infiammato il Ponente genovese nell’ultimo anno? Dove saranno costruite le strutture necessarie alla nuova diga foranea di Genova? Saranno realizzate interamente a Vado Ligure oppure i cantieri interesseranno anche il Sesto Modulo del Porto di Pra’?

Più o meno volutamente, la faccenda non è mai stata chiarita: nessuno è mai uscito dall’equivoco, né dal cortocircuito comunicativo creatosi tra l’ormai ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Paolo Emilio Signorini, il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Signorini, al contrario di Rixi, Bucci e Toti, ha sempre sostenuto anche Pra’ avrebbe ospitato un cantiere logistico e la costruzione dei cassoni “di piccole dimensioni”. Versione sempre smentita dagli altri tre interlocutori.

Poi, in tempi recenti, prima della pausa estiva del Consiglio Comunale, l’assessore alla Portualità, Francesco Maresca, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata da parte di Rita Bruzzone del Partito Democratico (letta in aula dalla collega Francesca Corso in quanto lui era assente), ha parlato pure lui di cassoni piccoli a Pra’. Corsa alla smentita da parte di Rixi e degli altri esponenti della Lega: “Quel documento letto in aula era vecchio”, ma ormai la frittata era fatta.

E come hanno reagito i comitati? Alzando nuovamente le barricate. Riunioni, manifestazioni in vista e, intanto, un primo appuntamento fissato per venerdì 15 settembre, alle ore 20,30, presso i saloni sottostanti alla parrocchia di San Rocco a Pra’. Il dibattito porta il titolo di ‘Espansione portuale a Ponente. Quale sarà l’impatto per la città e per i cittadini? Quali le prospettive per la salute e la tutela del territorio?’. Organizzano Comitato Pegli Bene Comune, Comitato Pegli Lido, Comitato Noi per Pra’, Associazione Comitato di Quartiere di Multedo, Comitato Val Varenna, Comitato Palmaro e le altre realtà che si sono aggiunte successivamente, ovvero Comitato Lungomare Canepa, Circolo Culturale Norberto Sopranzi e Cornigliano per la Città.

All’incontro sono stati invitati sia il sindaco Bucci che l’assessore Maresca che il dirigente di Autorità Portuale Giuseppe Canepa e il presidente del Municipio VII Ponente, Guido Barbazza. I relatori, invece, saranno: Maurizio Wurtz, biologo e professore universitario; Riccardo Degl’Innocenti, esperto di portualità, Andrea Moizo, giornalista, Gabriella Motta, biologa; Stefano Fera, presidente Italia Nostra sezione Genova. Previsti anche gli interventi dei portavoce dei vari comitati, che continuano a pensare a un’altra grande manifestazione di piazza come quella dello scorso marzo, quando tra Pra’ e Pegli scesero in strada cinquemila persone.

Il concetto ribadito è chiaro: “Non vogliamo servitù alternative ai cassoni grandi: il Ponente non vuole più servitù, inquinamento e sfruttamento del territorio. È inutile che porto e amministrazione continuino a non ascoltarci: noi ci faremo sentire e forte. ll 6 luglio 2023 abbiamo appreso dal Municipio che non esistono risposte scritte di salvaguardia per il nostro Ponente e noi non ci fidiamo. Per questo intraprenderemo nuove azioni perché noi amiamo la nostra Liguria, il nostro Ponente, i nostri figli. I comitati dicono sì alla salvaguardia del mare, del territorio, della salute e alla riqualificazione tramite opere ecologicamente sostenibili. Non ci arrenderemo insieme a tutti i cittadini che amano il proprio territorio”. Proprio di salvaguardia del mare, tra gli altri argomenti, si parlerà il 15 settembre. Come risponderanno gli interlocutori, soprattutto ora che Signorini è passato in Iren e si profila un commissario per la nuova diga? E il nome più gettonato è proprio quello di Bucci? A Ponente non si fidano. Lo scrivono e, soprattutto, lo avvertono.

Alberto Bruzzone

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