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Eventi | 30 agosto 2023, 12:44

“Scarsa lingua di terra che orla il mare”, una nuova mostra al Galata Museo del Mare

Dedicata al poeta ligure Camillo Sbarbaro, l'esposizione ospiterà le opere del “Gruppo Fotografe Unitre Bogliasco”

“Scarsa lingua di terra che orla il mare”, una nuova mostra al Galata Museo del Mare

Inaugura giovedì 7 settembre alle ore 17.00, presso la Saletta dell’Arte al Galata Museo del Mare, la mostra fotografica “Scarsa lingua di terra che orla il mare”, dedicata all’illustre poeta ligure Camillo Sbarbaro e realizzata in collaborazione con il Coordinamento Liguria di Icom-Italia. Interverranno durante l’evento Nicoletta Viziano - presidente Istituzione Mu.MA, Maurizio Daccà - vice presidente Promotori Musei del Mare e della Navigazione, Maria Paola Morando - presidente Unitre Bogliasco - Golfo Paradiso, il professor Francesco De Nicola - presidente del comitato ligure della Società Dante Alighieri e Anna Maria Guglielmino – docente e ideatrice del progetto. Ingresso libero.

 

Per la seconda volta dopo la mostra del 2021 dedicata ad Eugenio Montale (Lo sguardo del poeta, un gioco tra poesia e immagini), il Galata Museo del Mare ospiterà dal 7 al 19 settembre le opere del “Gruppo Fotografe Unitre Bogliasco”, diretto dalla fotografa Anna Maria Guglielmino. Il Gruppo, composto da dieci allieve (Adriana Iotti, Anna Maria Nicosia, Franca Acerenza, Frida Marchi, Gabriella Golteni, Laura Percivale, Paola Mansuino, Anna Sorarù, Teresa Calamia e Tina Castrignanò) si è costituito proprio in occasione della mostra del 2021 realizzata per commemorare il 125 esimo anno dalla nascita del poeta.

Questa volta, partendo da versi e prose tratti da Camillo Sbarbaro – poesie e prose (I meridiani – Mondadori 2021) e dal recente volume La poesia è un respiro. Lettere di Sbarbaro a Descalzo (a cura di Francesco De Nicola, edizioni Ares), le dieci allieve del Gruppo hanno riletto le poesie e la prosa di Camillo Sbarbaro in chiave fotografica, realizzando un vero e proprio percorso visivo che intreccia immagini e versi attraverso 34 scatti, sottolineando il profondo legame del poeta con il paesaggio ligure ed il suo mare.

 

“L’assunto alla base del nostro lavoro è che una fotografia significativa deve sempre raccontare una storia e rendere l’osservatore partecipe dell’emozione che ha spinto l’autore a quel particolare scatto – commenta Anna Maria Guglielmino, docente del Gruppo. - Dopo il successo della mostra del 2021, che ci ha visto tradurre trenta versi di Eugenio Montale in altrettante immagini fotografiche, quest’anno abbiamo deciso di ‘giocare’ con Camillo Sbarbaro, poeta ligure raffinato e appassionato cantore dei molti volti della Liguria. Tradurre in immagini i versi e le prose dell’illustre poeta è stata una sfida complessa e appassionante e, come sempre, un viaggio emozionante che speriamo venga apprezzato dai visitatori.”

Redazione

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