/ Cultura

Cultura | 29 agosto 2023, 17:17

'Chiamateci con il vostro nome', un cortometraggio genovese per dire No! alla mafia (Video)

L'opera, realizzata dalla classe V B della scuola primaria Anna Frank, ha ottenuto il premio speciale della giuria al concorso ‘Nel nome di Paolo e Giovanni’

'Chiamateci con il vostro nome', un cortometraggio genovese per dire No! alla mafia (Video)

“La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolga tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà, che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Una frase di Paolo Borsellino, pronunciata dopo la strage di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone, continua a colpire per l’incredibile potenza evocativa. A farne tesoro sono le nuove generazioni, chiamate a partecipare ogni anno al concorso ‘Nel nome di Paolo e Giovanni’, giunto alla sua quinta edizione, aperto alle scuole di ogni ordine e grado della Liguria e che mettono al centro la lotta a tutte le mafie, in ogni loro forma. 

Frutto della collaborazione fra il Movimento delle Agende Rosse gruppo “Falcone Giovanni - Borsellino Paolo” della Liguria e il Comune di Campomorone, il concorso ha visto la partecipazione della classe VB della scuola primaria ‘Anna Frank’ dell’Istituto Comprensivo Montaldo di Genova, coordinata dal regista e maestro Fabio Giovinazzo. Il cortometraggio realizzato, intitolato ‘Chiamateci con il vostro nome’, ha ricevuto il premio speciale della giuria nell’ultima edizione.  

Un’opera coraggiosa, spiazzante, frutto della passione e della necessità come ogni atto creativo destinato a colpire. Il bianco e nero lascia il posto al colore, il dialetto si mescola all’italiano, rompendo schemi, ipotizzando alternative possibili, sempre e comunque con lo scopo di mostrare tutte le sfaccettature tipiche della mafia, intesa nel suo senso più ampio: dal bullismo di quartiere alla criminalità organizzata. 

"Cocciu d'amuri" è la canzone che accompagna emotivamente e spiritualmente le immagini che scorrono: protagonisti sempre giovanissimi adulti coinvolti e coinvolgenti, che lasciano aperte riflessioni in ogni frase pronunciata, in ogni sguardo carico di vibrazioni, in ogni espressione artistica utilizzata. 

Una sedia a rotelle, una chitarra, un arcobaleno, del sangue, la bandiera tricolore, colpi di pistola sono solo espressioni di un medesimo sentimento, di un confronto tra il sogno e la realtà. E poi la testa di un cavallo, mozzata, usata come maschera per nascondere quello che non si poteva, che non si sarebbe mai dovuto vedere. 

E poi i piccoli problemi di tanti giovani e non, dalla crudeltà in carne e ossa a quella che scorre sui social network, che cambia solo forma ma mai sostanza, per arrivare poi all’urlo finale e liberatorio, un ‘Basta’ che vuole mettere un punto, e andare necessariamente a capo. 

Pochi giorni dopo la strage di Capaci, Alda Merini scrisse la poesia ‘Per Giovanni Falcone’. Sono proprio le sue parole a volare in alto, sospese, per non farsi spezzare.

Chiara Orsetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium