“Il Governo Meloni continua nella sua lotta alle classi meno abbienti con il prossimo taglio del bonus trasporti, una volta esaurite le risorse rimaste sul fondo. Non rinnovare questa misura e non prevederne un'altra analoga significa penalizzare il diritto a spostarsi per lavoro, studio e salute, ignorando anche gli effetti che i trasporti hanno sul cambiamento climatico”.
Questo il commento dei consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi alla notizia che una volta esaurite le risorse sul bonus trasporti – le cui domande ripartiranno il prossimo 1 settembre – il Governo non ha intenzione di rinnovare la misura.
“Si possono fare tutte le critiche legittime alla misura ma non si possono ignorare gli oltre 1.875.600 bonus emessi, che hanno permesso a centinaia di migliaia di cittadini di poter accedere con un contributo al diritto alla mobilità, in forma ambientalmente e socialmente sostenibile – sottolineano i consiglieri della Lista Sansa -. Il bonus per il trasporto pubblico si è dimostrato importantissimo, soprattutto per i cittadini più deboli, in un momento di emergenza non solo economica ma anche climatica. Per questo alla riapertura dei lavori consiliari chiederemo alla Regione di attivarsi per sostenere il bonus, o una misura analoga, a livello nazionale”.
“Ci sono due modi per penalizzare coloro che sono in posizioni socialmente non vantaggiose, la prima è fare in modo che non abbiano un salario dignitoso e adeguato, la seconda è far venire meno dei servizi o dei bonus che possano alleviare in modo organico e composito le loro difficoltà – sottolinea Roberto Centi -. Spesso ormai le due cose vanno insieme. E spesso non casualmente”.
“Spostarsi è un diritto, significa lavoro, studio, salute e libertà – aggiunge Ferruccio Sansa -. Impedire alle fasce meno abbienti della popolazione questo diritto significa, come per la Sanità, marcare una linea sempre più netta tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, tra cittadini che possono permettersi cure e trasporti e cittadini in difficoltà economiche che rinunceranno a farsi curare e a spostarsi”.
“I trasporti contribuiscono notevolmente al cambiamento climatico – conclude Selena Candia -. Dopo gli eventi estremi di quest’anno in Italia ormai anche la destra ha difficoltà a continuare a fare la negazionista. Però riesce costantemente a negare le misure necessarie per ridurre le emissioni. Sostenere la mobilità sostenibile, anche economicamente, deve essere una priorità”.