Cultura - 24 agosto 2023, 09:34

Graffiti e monumenti deturpati, lo sfogo di Montanari: "L'unico antidoto è la conoscenza"

Lo storico dell'arte: "Sono l'effetto di scelte politiche ed educative messe in opera da trent'anni, bisogna educare al patrimonio culturale"

Mi spiace fare di nuovo il ‘maestrino’, ma sento e leggo troppe semplificazioni”.

Inizia così lo sfogo social di Giacomo Montanari, storico dell’arte, divulgatore scientifico e coordinatore del tavolo della Cultura del Comune di Genova in merito agli episodi recenti di monumenti e luoghi culturali imbrattati e deturpati, come è accaduto la scorsa settimana alla Torre dei Maruffo nel centro storico.

I graffiti - indegni - di Firenze, che oggi scuotono e indignano l'opinione pubblica, così come quelli visti a Milano pochi giorni fa o - molto più semplicemente - quelli che deturpano le antiche mura medievali, i palazzi del Cinquecento, i marmi e le fontane della mia città, Genova, sono l'effetto di scelte politiche ed educative messe in opera da trent'anni.

Se non educhi al patrimonio culturale; se non diffondi la conoscenza scientifica acquisita che rimane ‘geloso segreto’ degli addetti ai lavori; se l'unico ‘compito’ dei monumenti è attrarre pubblico e fare cassetta; se tutto è merce e quindi va semplicemente venduto e - di conseguenza - ogni acquirente vanta su di esso diritti e non acquisisce doveri; se - in definitiva - il patrimonio artistico-monumentale-culturale, i beni culturali, non sono parte della vita dei cittadini (perchè nessuno ha mai educato a considerarli tali), bensì un maledettissimo bene di consumo...il minimo che potete aspettarvi sono atti di vandalismo, mancanza di rispetto, sfregi e maltrattamenti vari.

L'unico antidoto è la conoscenza. Non ci sono altri modi, manco le tanto evocate e invocate punizioni esemplari”. 

L’amara riflessione prosegue con una soluzione, forse la sola possibile: “Ricerca, conoscenza e carisma nella divulgazione del sapere. Queste sono le uniche azioni (che vorrei leggere e che non leggo in alcuna agenda politica, locale o nazionale) che possono cambiare nel prossimo futuro il rapporto tra persone e patrimonio monumentale.

O vi applicate (ci applichiamo, tutti insieme...enti, docenti, appassionati, cittadini) o non faremo altro che lamentarci di una situazione che peggiorerà sempre”.

Redazione