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Municipio Ponente | 21 agosto 2023, 19:36

Pegli, i pennelli di Jessica Pusceddu fanno risplendere il palazzo storico di via Sabotino. E ci incantano

Diplomata in pittura all’Accademia, ha iniziato a lavorare sui ponteggi a maggio e ha terminato sabato scorso: “Mi sono dedicata a questo progetto con tutto il cuore. Sono grata ai pegliesi”. Fondamentale l’aiuto della collega Laura Marzani

Pegli, i pennelli di Jessica Pusceddu fanno risplendere il palazzo storico di via Sabotino. E ci incantano

C’è un palazzo di Pegli che è tornato a splendere in maniera mirabile e spettacolare. Un palazzo che, a vederlo, si rimane a bocca aperta: perché ricorda i fasti di un tempo, la saga delle grandi famiglie, perché emoziona e fa sognare, perché ci si chiede la storia che c’è dietro e tanto altro.

Il palazzo è in via Sabotino, all’incrocio con piazza Ponchielli (che è la piazza della stazione ferroviaria), e il merito di averlo fatto splendere è di due ragazze che hanno l’arte innata nella testa, nel cuore e nelle mani e la sanno trasmettere a tutte e a tutti: si chiamano Jessica Pusceddu e Laura Marzani e hanno da pochi giorni completato il loro lavoro.

In via Sabotino l’edificio che ha il numero civico 2 e 4, oltre ai ‘rossi’ di diverse attività commerciali, è nuovamente istoriato dai disegni, un po’ come sulle cartoline di un tempo. “Sono state proprio le cartoline, insieme ai racconti delle persone più adulte del quartiere - ricorda Jessica Pusceddu - a consentirmi di ricostruire il percorso di queste facciate. Quando sono salita sui ponteggi, ho trovato alcune tracce di un diavoletto e altri piccoli particolari, ma è solo grazie alle cartoline e ai racconti delle persone che ho potuto ricostruire tutti i disegni. Li ho rifatti uno per uno, poi li ho ricreati a grandezza naturale e ho lavorato sulle facciate, insieme a Laura che mi ha aiutata tantissimo”.

Jessica Pusceddu, brillante quarantenne, è originaria di Pra’: “La mia famiglia ha origini sarde, ma io sono cresciuta a Genova, in particolare nel Ponente. Ho studiato pittura all’Accademia Ligustica di Belle Arti e poi ho completato la mia formazione in Spagna, a Granada. Devo dire le che esperienze all’estero mi sono servite moltissimo, a diventare l’artista che sono”.

La scorsa settimana, Jessica ha dato l’ultima pennellata, ha preso i suoi attrezzi ed è tornata a casa: “Ho sistemato i colori, lavato i pennelli e poi ho fatto un post per ringraziare tutti i pegliesi. È stato graditissimo, non mi aspettavo così tanto affetto. Io ho lavorato con amore e con tutta me stessa a questo progetto, perché ci tenevo moltissimo. Non ho mai guardato l’orologio, non ho mai pensato che fosse l’ora di tornare a casa. Ho iniziato con la prima luce del mattino e finito al tramonto, per oltre tre mesi”.

A guardare il palazzo, quel che ha fatto Jessica è maestoso: quattro piani di appartamenti, più il piano fondi, oltre cinquanta quadranti: “Sono salita la prima volta sui ponteggi il 10 maggio di quest’anno. Ho terminato sabato 19 agosto. Sono riuscita a ricostruire i disegni del palazzo capendo che sono una storia: un percorso esoterico, un po’ come il Parco di Villa Durazzo Pallavicini. Sono stata proprio lì, a studiare le analogie. Restaurare una facciata, infatti, significa anche studiare molto. È la mia grande passione. In via Sabotino, palazzo che, probabilmente serviva come una sorta di ‘dependance’ per Villa Pallavicini, il percorso esoterico, che richiama alla ‘Divina Commedia’ di Dante, è al contrario: le figure angeliche sono ai piani bassi, il diavolo è al penultimo piano”.

Jessica Pusceddu ha un talento enorme, e non serve molta immaginazione per capirlo: basta guardare e ammirare. Ma ha anche tanta sobrietà: “Io sono sempre grata a tutti. E, in questo caso, sono tanto grata ai pegliesi. Ci siamo tenuti compagnia per tutti questi mesi. Sono sicura che mi mancherà un po’ non venire più a lavorare al palazzo”. Però, ogni volta che lo guarderà, Jessica lo potrà amare come qualcuno di casa propria. “Ora penso anche ai miei progetti futuri. Ho aperto un atelier in Stradone Sant’Agostino, in centro a Genova, dove oltre alla pittura vorrei occuparmi pure di scultura. E poi, riprenderò a lavorare anche fuori città. Se tutto andrà per il verso giusto, farò un lavoro di street art su un nuovo ponte a Pisa, poi a ottobre partirò per lavorare sulle navi. Di tanto in tanto, le compagnie di navigazione hanno la necessità di riprendere o variare gli allestimenti delle sale per i bambini, quelle a tema cartone animato. Io mi occupo dei personaggi della Disney”.

Non c’è mai un giorno uguale a un altro, quando si fa il mestiere di Jessica Pusceddu. Alla sera, sciacqua i pennelli, alla mattina c’è già qualcosa di nuovo. L’arte da portare come un omaggio, il bello da far vincere sempre. Il bello è la salvezza per tutti noi. Persone come Jessica Pusceddu sono preziose come l’oro, perché ci aiutano a salvarci.

 

Alberto Bruzzone

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