C’è stato un tempo in cui il mare lambiva il centro abitato di Genova e gli stabilimenti balneari sorgevano proprio a ridosso delle mura e di quelle che, nel tempo, sono diventate le strade che ancora oggi percorriamo.
E in un tempo che a rifletterci, non è nemmeno troppo remoto, dove oggi si trova la Fiera del Mare sorgevano i bagni della Strega.
La storia dello stabilimento balneare inizia nel marzo del 1857 quando, per iniziativa di Gio Batta Vallebona, nel tratto di costa proprio sotto all’attuale corso Aurelio Saffi, venne aperto lo stabilimento dopo che lo stesso Vallebona ottenne i permessi dalle Dogane e dai vertici militari.
Per quasi cento anni i bagni della Strega, divenuti bagni comunali Strega, hanno accolto i genovesi impegnati a trovare refrigerio nella calura estiva.
E mentre alcuni si rinfrescavano nelle acque antistanti alla Foce, i bambini giocavano sul bagnasciuga e il tempo trascorreva placido tra le strutture dello stabilimento.
A poca distanza si trovava anche l’Istituto Elioterapico, destinato a bambini di salute cagionevole e affetti da rachitismo; lì vicino anche la scuola Nazario Sauro, che organizzava lezioni all’aperto per gli studenti gracili.
I bagni della Strega rimasero in auge fino ai primi anni ’60 quando si decise di costruire la Fiera del Mare.
Riempimenti e sbancamenti hanno ridisegnato completamente il profilo della costa di Genova, così mentre prendeva corpo la Fiera del Mare, oggi oggetto di un nuovo intervento, nasceva la Sopraelevata che, sin dalla prima posa, si mantiene al centro del dibattito.