Quello tra Serena Pellegrini e il suo cane Cierzo è un legame ormai diventato indissolubile.
I due sono stati premiati a San Rocco di Camogli in occasione del Premio Fedeltà del Cane.
Serena si trovava nel sua casa di Millesimo in provincia di Savona quando ha avuto nella notte una crisi ipoglicemia che le impediva di svegliarsi, di muoversi; infatti un livello di glucosio nel sangue troppo basso può provocare confusione mentale, convulsioni, anche perdita di coscienza. L'intervento di Cierzo, che ha riconosciuto lo stato ipoglicemico di Serena è stato provvidenziale. L'ha svegliata a zampate, ma siccome lei non era fisicamente in grado di fare nulla, lui ha iniziato a morsicarle la manica del pigiama, a premere forte con le zampe, a guaire, a ringhiare, a passarsi il braccio di lei, completamente inerme, sopra la testa. Il tutto per una durata di dieci minuti, finché Serena è riuscita finalmente a reagire, a prendere gli zuccheri e quindi a salvarsi.
“Mi ha salvato la vita, non mi sarei svegliata - ci racconta Serena - Ha fatto quello per cui è stato addestrato ma è stato molto in gamba perché ha cercato anche di soccorrermi: ha iniziato a prendere a morsi il pigiama, ha cercato di farmi muovere perché io ero inerme. È riuscito a svegliarmi.
Serena, che si sta sottoponendo all’ospedale di Pisa ad una serie di esami per ricevere il trapianto di pancreas, danneggiato a causa del diabete, ha una smisurata gratitudine nei confronti di Cierzo. A questa si unisce l’orgoglio per essere riuscita a comprendere il talento di quel cane che quattro anni prima sembrava un cane difficile, problematico e ingestibile. Venuta a conoscenza del mondo dei caregiver a quattro zampe lei e Cierzo hanno seguito una seria preparazione per il “protocollo cani allerta nel diabete”. Oggi Cierzo con orgoglio può indossare la sua pettorina di cane allerta diabete diplomato.
“Il rapporto che si può instaurare con queste anime non trova veramente parole - conclude Serena - Bisogna costruirlo. Bisogna viverlo. Bisogna rispettarlo. Un cane ci salva la vita, in ogni modo in cui può essere salvata”.