Dopo i due giorni in Valle Scrivia e le partecipatissime giornate a Rossiglione, la Festa de l’Unità “itinerante e militante” arriva a Genova.
Il 27 agosto con Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna e dell’Assemblea Nazionale del PD, si ripartirà dalla Val Bisagno, all’ARCI di Sant’Eusebio.
Seguirà il 2 settembre, Sant'Olcese all’Arci Croce Rosa di Trensasco; il 6 settembre, Camogli alla Bocciofila A. Corzetto; l’8 e il 9 settembre, Pegli all’ARCI Val Varenna; l’11 settembre, Castelletto all’ARCI Primo Maggio; il 14 e il 15 settembre, Quinto ai Giardini di Quinto; il 15 e 16 settembre, Pontedecimo alla Società di Mutuo Soccorso La Fratellanza; il 21, il 22, il 23 e il 24 settembre, Sampierdarena.
Ogni tappa - come oramai di consueto nella Festa de l’Unità itinerante genovese - sarà dedicata a un tema: dalla sanità pubblica alla crisi ambientale, dalla coesione territoriale alla crisi sociale, sino alla battaglia per il salario minimo, tema sul quale la petizione nazionale, lanciata dal Partito Democratico e dalle opposizioni, ha raggiunto in appena una settimana quasi 300.000 firme.
Fra gli ospiti dei prossimi appuntamenti ci saranno tra gli altri Gianni Cuperlo, Deborah Serracchiani, Roberto Speranza, Andrea Orlando, Marina Sereni e Arturo Scotto. A chiudere è attesa Elly Schlein, Segretaria Nazionale del Partito Democratico.
“Le Feste de l’Unità si confermano una grande occasione di partecipazione politica, costruzione di comunità e confronto fra militanti, società civile e rappresentanti istituzionali”, dichiarano Luna Bruzzone ed Edoardo Marangoni, che nella Segreteria Metropolitana di Genova seguono in ogni passo l’organizzazione delle Feste de l’Unità.
“In un contesto politico dove una destra reazionaria agisce col solo scopo di tutelare i privilegi di pochi, a Genova il Partito Democratico rilancia la propria iniziativa politica allargando la discussione, coinvolgendo il territorio e cercando di consegnare alla città un dibattito oggi negato nelle sedi istituzionali sui grandi temi del futuro cittadino e non solo”, concludono.