Era calcio d'agosto nelle scorse settimane quando tutto sembrava farraginoso e opaco, con un solo gol segnato in tre incontri. Ed è vero che è quasi calcio d'agosto anche quando le reti rifilate al Modena nei trentaduesimi di Coppa Italia Frecciarossa sono ben quattro.
Eppure il Genoa che sconfigge gli emiliani e accede ai sedicesimi della competizione nazionale, a una settimana dall'esordio in campionato, è parso tutt'altra squadra, una parente lontana di quella vista nelle gare amichevoli ma pur sempre lei. Merito di ritmi alzati e giocate che riescono alla giusta velocità, dove a brillare è senza dubbio lui: Mateo Retegui.
Bastano 32" all'ex Tigre per dimostrare di aver appreso al meglio la lezione, resa celebre da un suo grande connazionale qual era Hernan Crespo, che è il primo palo a "dare da mangiare" all'attaccante, mentre mister Gilardino gliene concede un'ottantina per mettere al servizio della squadra uno spirito di sacrificio da punta "moderna".
La prima rete infatti arriva dopo appena mezzo giro di lancette, quando sbuca alle spalle dei difensori gialloblu infilando tra palo e piede di Gagno la sfera servitagli rasoterra col contagiro da Frendrup. La seconda dopo un'ora di gioco (57'), sempre con grande personalità da vero numero nove quando scarica di mezza punta un siluro alle spalle di un Gagno bravissimo a negargli nella prima frazione il golasso con un colpo di tacco volante alzato in corner (17').
L'impatto del centravanti della Nazionale di Roberto Mancini è però, come detto, significativo anche sul piano del gioco. I rossoblù riescono a muovere bene la palla avanti e indietro, l'intesa con Gudmundsson funziona e in mezzo al campo l'inserimento di Thorsby (al quale viene annullato il gol del raddoppio all'11' per fuorigioco) si fa sentire non solo nell'equilibrare difensivamente i meccanismi genoani.
Meccanismi messi in difficoltà in chiusura della prima frazione quando due palloni non gestiti al meglio da Leali e compagni (per essere eufemistici) stendono letteralmente il tappeto rosso alla provvisoria e immeritata rimonta per i Canarini con Manconi (29') e Tremolada (39'). Ci pensa poi Vasquez in pieno recupero a ristabilire la parità irrompendo su corner all'altezza del secondo palo (48').
E' il secondo tempo però a restituire quella risposta che un po' tutti si aspettavano dalla truppo del Vecchio Balordo. Rapidità e precisione negli scambi, azioni ficcanti al punto giusto che fanno capitolare la squadra di Bianco subito al rientro in campo con un Gudmundsson spalla ideale per Retegui ma anche capace di pungere sottoporta (51').
Unico neo, dopo il raddoppio di Retegui, resta la percentuale realizzativa degli avversari rispetto alle occasioni create, tanto che l'ultimo quarto d'ora di gara diventa thrilling grazie alla rete del neoentrato Gargiulo che ribadisce in rete una respinta tutt'altro che precisa di un rivedibile Leali (76'). Però il Grifone sembra essere finalmente di tutt'altra pasta rispetto alle uscite precedenti, e questo lascia ben sperare.
IL TABELLINO
GENOA-MODENA 4-3
Reti: 1' Retegui (G), 29' Manconi (M), 39' Tremolada (M), 45'+3' Vasquez (G), 51' Gudmundsson (G), 57' Retegui (G), 76' Gargiulo (M)
Genoa (3-5-2): Leali; Dragusin, Vogliacco, Vasquez; Hefti, Frendrup, Badelj (77' Strootman), Thorsby, Martin (77' Sabelli); Gudmundsson, Retegui (77' Coda).
A disposizione: Martinez, Sommariva; Aramu, Bani, Melegoni, Jagiello, Puscas.
Allenatore: A. Gilardino
Modena (4-3-1-2): Gagno; Silvestri (66' Guiebre), Zaro, Pergreffi, Cotali; Duca (66' Battistella), Gerli, Palumbo (58' Gargiulo); Tremolada (85' Abiuso); Bonfanti (58' Falcinelli), Manconi.
A disposizione: Seculin, Vandelli; Giovannini, Strizzolo, Cauz, Mondele.
Allenatore: P. Bianco