Le parole più belle sulla vicenda del piattino da 2 euro fatto pagare dai titolari dell'osteria del Cavolo a Finalborgo, le ha scritte Mauro Salucci, storico e consulente culturale per Mediaset, in un post diventato virale tra i profili social genovesi, che è di fatto un'ode a Maria Mantè, la leggendaria titolare della storica - con tanto di certificazione del comune - trattoria di vico Testadoro, oggi gestita dal figlio di Maria, Roberto Casaleggio, insieme alla moglie Paola e al figlio Matteo, nuovo chef che in cucina ha sostituito la nonna morta nel 2008, che con il suo lavoro ha portato il ristorante a essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
"Maria, di vico Testadoro, - ricorda Salucci - non faceva pagare il piattino di cortesia, anzi a volte non faceva proprio pagare chi non poteva permetterselo. Ho assistito personalmente a episodi del genere. Eppure non era una sprovveduta e credo che questa sua politica dei prezzi, oltre alla qualità e genuinità dei piatti, le abbia reso molto, riempiendo sempre il suo locale di gente attratta e incuriosita dal passaparola. Finché un cronista gastronomico francese del giornale 'Le Monde' le dedicò un articolo. Iniziarono ad arrivare stranieri a frotte. Era bello mangiare in comunanza con perfetti sconosciuti allo stesso tavolone. Un modo per ritrovare umanità e ritrovare se stessi, infine".
In Breve
venerdì 22 novembre