La dicitura ufficiale recita che "non è possibile procedere con la richiesta del bonus trasporti per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista".
La Cgil ligure segnala lo stop al bonus trasporti:
"In sostanza significa niente più soldi per lo sconto sull'abbonamento al trasposto pubblico locale per i cittadini con redditi fino a 20 mila euro - si legge in una nota del sindacato - L'autenticazione con spid e poi la sorpresa, con una speranza che in realtà è flebilissima: dal primo settembre si potrà tentare di richiedere nuovamente i 60 euro del bonus, ma solo usufruendo di 'eventuali residui generati dal mancato utilizzo' dei tagliandi emessi ad agosto".
"La solita lotteria, insomma, che premierà - spiegano il Segretario Generale dello SPI CGIL Genova e Liguria Ivano Bosco e Antonio Grifi Segretario della Camera del Lavoro di Genova - i pochi primi arrivati, prima dello stop definitivo, in attesa di un rifinanziamento legato presumibilmente alla prossima Legge di Bilancio di fine anno, ancora tutta da discutere. Nel mentre, è un danno per decine di migliaia di persone, che vedono sempre più compromesso il diritto alla mobilità.
Dopo la beffa della rivalutazione delle pensioni, tagliata solo pochi mesi fa, dopo la nostra denuncia delle liste d'attesa mostruose nella sanità, ecco svelato un altro bluff del Governo: i più poveri avranno maggiori difficoltà ad utilizzare il trasposto pubblico".
Finisce così una misura, lanciata dal Governo Draghi e poi rifinanziata dal Governo Meloni, che negli ultimi anni aveva rappresentato una boccata d'ossigeno per le fasce meno abbienti di popolazione, alle prese con il carovita.