Stop a navigazione, sosta, ancoraggio e altre attività di superficie nello specchio acqueo del terminal di Pra' destinato al ricovero dei cassoni della diga foranea. Il provvedimento della Capitaneria di Porto ha effetto da lunedì 14 agosto fino al primo novembre 2026, ma sta già circolando nelle chat dei cittadini del ponente allarmati dalla possibilità che le attività per cui è previsto il divieto di navigazione possano essere propedeutiche alla realizzazione dei cassoni, nonostante le rassicurazioni del viceministro Edoardo Rixi, il quale più volte ha ribadito, anche recentemente, che tutti i cassoni, anche i più piccoli, saranno realizzati a Vado Ligure.
L'ordinanza della Capitaneria fa seguito alla nota dello scorso 13 luglio con la quale la società 'Per Genova Breakwater' ha richiesto l'emissione dell'ordinanza “finalizzata all'interdizione degli specchi acquei del Terminal di Genova Pra' da destinare quale area ricovero dei mezzi nautici impegnati nel progetto della nuova diga foranea”.
“Area di ricovero non significa che saranno realizzati a Pra', i cassoni saranno costruiti tutti a Vado”, ribadiscono fonti della Lega, lo stesso partito di Rixi a La Voce di Genova. Le rassicurazioni non convincono però cittadini e comitati che hanno annunciato una manifestazione per settembre, “anche perché – riflette il capogruppo in consiglio comunale della Lista Rossoverde Filippo Bruzzone – esiste una risposta scritta della segretaria provinciale della Lega, che dice chiaramente che i cassoni piccoli li realizzeranno a Pra'”.
Il riferimento è alle dichiarazioni di Francesca Corso, assessore della giunta Bucci che lo scorso primo agosto, rispondendo per conto del collega Francesco Maresca a una interrogazione della consigliera Pd Rita Bruzzone, aveva dichiarato che tra le attività nel sesto modulo, il cosiddetto 'dentino' di Pra', ci saranno: “Esecuzione dei cassoni piccoli; realizzazione a terra dei manufatti accessori alle opere di progetto, ad esempio massi guardiani; scarico, allestimento e assemblaggio a terra delle tubazioni necessarie per l’esecuzione delle opere impiantistiche a mare interferenti con la diga, carico su mezzo marittimo per successiva posa; estensione area di cantiere ed esecuzione delle recinzioni, potenziamento delle baracche del cantiere; depositi attrezzature e materiali per esecuzione lavori marittimi della diga di Genova; prosieguo dell’allestimento dei mezzi marittimi per attività di vibroflottazione delle colonne in ghiaia nel sedime della diga in progetto”.