Attualità - 11 agosto 2023, 12:25

In via Porro rinasce la prima palazzina per il social housing

La palazzina sfollata dopo la tragedia del Ponte Morandi è stata completamente rigenerata ed è pronta a essere abitata

Oggi, a quasi cinque anni esatti dalla tragedia del Ponte Morandi, rinasce la palazzina di via Porro 6, sfollata dopo il crollo del viadotto.

I lavori di risistemazione dell'edificio, che ospita 12 appartamenti per una metratura media di circa 70 metri quadrati, è stata ultimata e la palazzina è pronta per essere abitata.

I primi quattro appartamenti sono destinati agli studenti che risponderanno al bando Spim pubblicato in questi giorni.

La palazzina di via Porro è stata completamente rigenerata da un punto di vista dell’efficienza energetica grazie alla facciata ventilata, gli impianti a pompa di calore e solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria e i pannelli fotovoltaici.  

Si apre così una nuova epoca per gli edifici che il Comune di Genova ha messo al centro delle attività di rilancio dell’area trasformando via Porro da passaggio secondario a vero e proprio quartiere urbano in cui si avvicendano attività differenti e abitanti altrettanto differenziati per fasce: i già residenti affiancati da nuovi ingressi con particolare attenzione a nuclei familiari e studenti. 

«La riqualificazione di questo edificio è uno dei simboli della reazione di Genova ai giorni tragici che hanno seguito il crollo di ponte Morandi. Le comunità di Certosa e Sampierdarena cominciano a riappropriarsi di edifici che hanno rappresentato nel passato la vita di questi quartieri e si portano dietro storie di famiglie e persone che il 14 agosto 2018 hanno dovuto improvvisamente abbandonare i loro nidi.  Oggi riconsegniamo alla città un edificio con caratteristiche innovative che avrà anche un ruolo sociale. Gli appartamenti saranno dedicati a studenti universitari e questa scelta ha un significato preciso: popolare questa zona di giovani pronti a scommettere su questa zona di Genova sfruttandone i servizi che garantisce e il sistema del trasporto pubblico locale, in particolare la vicina rete della metropolitana, per raggiungere con facilità e in tempi brevi le aree universitarie della città. Ma non si sta lavorando solo al restyling dei tre edifici di via Porro rimasti in piedi dopo l’abbattimento del Morandi: a qualche centinaio di metri da questo stabile si muoveranno nei prossimi mesi nuovi cantieri che porteranno a una totale riqualificazione dell’area sotto il ponte con il memoriale, il cerchio rosso, il parco del ponte e il totale ammodernamento del quartiere Campasso». 

«Stiamo portando avanti la rigenerazione completa di questi palazzi attraverso Spim con interventi di efficientamento energetico, l’impiego delle più innovative tecnologie green, con una particolare attenzione alla destinazione sociale per senior housing, ma anche per giovani nuclei familiari e studenti – ha detto il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi – gli studenti, in particolare, hanno una grande importanza per dare quella capacità ricettiva alla Val Polcevera fondamentale per la rigenerazione urbana e sociale. Ci sentiamo una grande responsabilità nel recupero di questa zona, dopo la tragedia del Morandi, e il recupero degli edifici e di tutto il quartiere che stiamo facendo è frutto di una progettualità condivisa con gli sfollati e i familiari delle vittime, in un luogo simbolo, sotto gli occhi del mondo».  

«Abbiamo lavorato su questo edificio e sugli altri vicini per fare in modo che via Porro non sia una zona dove si transita semplicemente – dichiara Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim - Via Porro 6 ha una sua forte identità, con le nuove tecnologie di efficientamento energetico diventa simbolo di innovazione, di un’area che “appartiene” a chi ci abita, ma crea opportunità di fruizione a tutti. Dopo l’avviso pubblico che ci permette di creare in modo trasparente una graduatoria per 6 categorie principali per i 251 alloggi, abbiamo dato il via questo mercoledì al bando per i primi 4 appartamenti destinati agli studenti che subito dopo Ferragosto cominciano a cercare soluzioni abitative per il nuovo anno accademico. La vicinanza alla metropolitana renderà questi spazi sicuramente attraenti». 

«Gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici di Via Porro e Via del Campasso a Genova – ha affermato Donatella Davoli, Direttore Generale di Iren Smart Solutions – interessano nel complesso circa 130 appartamenti in 5 caseggiati, resi confortevoli, efficienti e sostenibili grazie alle facciate ventilate, gli isolamenti a cappotto e gli impianti a pompa di calore, fotovoltaici e solari termici. Un simbolo di rinascita, inclusione e futuro a cui Iren Smart Solutions è lieta di avere contribuito con la progettazione e realizzazione degli interventi, oltre che la manutenzione e gestione efficiente degli impianti per i prossimi 10 anni». 

Esterno dell’edificio  

La prima innovazione è quella esterna. L’edificio di proprietà di Spim si presenta con una nuova estetica grazie ai 1.850 pannelli in fibrocemento che formano le facciate ventilate per una superficie di 1.450 metri quadri.  

Con questa soluzione viene garantito un forte risparmio energetico, la protezione delle pareti dagli agenti atmosferici e dagli sbalzi termici, nonché l’eliminazione dei problemi di formazione di condense e muffe e un maggiore isolamento termo-acustico. 

La trasmittanza termica attuale (la quantità di calore che attraversa la parete esterna dell’edificio a causa della differenza di temperatura tra esterno e interno) passa da circa 1,200 W/mqK, sino 0,225 W/mqK 

Tutti i lavori di progettazione, esecuzione e gestione degli interventi di efficientamento energetico dell’edificio sono stati realizzati da Iren Smart Solutions S.p.a. a seguito dell’aggiudicazione della gara indetta da Spim.  

La ristrutturazione ha previsto lavori per 1,2 milioni di euro. È stato sfruttato interamente il super-bonus statale del 110% per la riqualificazione energetica degli edifici, previsto dal Decreto Rilancio.  

Appartamenti  

All’interno dell’edificio i 12 appartamenti - disabitati dal 14 agosto 2018 – sono su 6 piani serviti anche da ascensore.  

Un esempio. Appartamento interno 9 al quarto piano: composto da cucina e soggiorno in un unico vano open space, 2 camere da letto di cui una matrimoniale; bagno dotato di sanitari completi. Dotato di terrazzo esterno a servizio della cucina.  

Negli altri appartamenti non c’è l’open space e quindi c’è una camera in più a disposizione.  

Internamente alle abitazioni la gestione dell’impianto di riscaldamento funziona con un sistema “Building Automation” costituito da un termostato centralizzato oltre che una sonda di temperatura ambiente in ciascuna stanza collegata con la testina termostatica installata su ciascun radiatore: ciascun calorifero è dotato di ripartitori di calore per la contabilizzazione dei consumi. L’unità immobiliare presenta infissi dotati di vetrocamera di recente installazione e porta blindata nuova di tipo Classe3.  

Tutti gli appartamenti hanno goduto di una riqualificazione energetica con l’adozione di prodotti green marchiati CE e certificato di rispondenza ai requisiti CAM (criteri ambientali minimi).  

L’acqua calda sanitaria, centralizzata, è prodotta da pompa di calore dedicata abbinata a un impianto solare termico posto sulla copertura dell’edificio. 

Non essendo presente la rete del gas metano è previsto il piano cottura di tipo ad induzione.   

La ristrutturazione interna degli appartamenti è stata realizzata dalla Ditta Rebora Costruzioni di Campomorone.  

Tetto  

È stato realizzato un “tetto caldo”: un sistema di isolamento termico che permette di ridurre i consumi energetici e la dispersione del calore prodotto dal riscaldamento.  

Si è infatti proceduto alla riqualificazione energetica generale della copertura grazie a pannelli isolanti, membrane impermeabilizzanti, nuova pavimentazione, utilizzo di materiali conformi ai requisiti CAM. 

La trasmittanza termica attuale si riduce quasi un quarto passando da circa 0,570 W/mqK, sino 0,160 W/mqK 

L’edificio è servito da un impianto di riscaldamento centralizzato ad alta efficienza con pompa di calore. È presente inoltre un impianto fotovoltaico con 30 pannelli, dotato di sistema di accumulo a batterie per l’ottimizzazione dei consumi elettrici.  

 La riqualificazione energetica generale ha messo anche al centro la produzione di energia da fonte rinnovabile grazie all’impianto solare termico, composto da 2 pannelli di grande dimensione, che permette la produzione di acqua calda sanitaria.  

Area intorno a via Porro 6  

Il Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova con il coordinamento di Spim, ha realizzato alcuni “Studi per una valorizzazione socio urbana di via Porro”. 

Per rendere percettivamente intuibile la presenza del parco previsto dall’architetto Boeri, situato ad una quota superiore, quindi non direttamente visibile, si è ideato un rivestimento musivo della parete che lo costeggia in modo da “raccontare” la presenza di tale spazio attraverso la realizzazione di immagini facilmente manutenibili. Molta attenzione è stata anche riservata agli interventi dedicati alla qualità dello spazio di percorrenza, pedonalizzando e riqualificando gli accessi, nonché spostando gli attuali parcheggi su via Fillak e ridefinendone la struttura da lineare a lisca di pesce in modo da aumentarne il numero. 

L’obiettivo è incrementare le relazioni con altre polarità vicine per accrescere la funzionalità e l’attrattività dell’area di via Porro mettendola in relazione anche fisica con il progetto del “Cerchio Rosso” dello studio Boeri. In particolare, si è lavorato sulla proposta di una rampa di collegamento e con la realizzazione di alcuni segni a scala urbana (sedute, colorazioni di collegamento sui percorsi, ecc.) in continuità cromatica con tale opera. Analogo collegamento, stavolta tramite una passerella ciclo-pedonale, è stato proposto per la zona già oggetto di recupero come impianto sportivo nonché per i parcheggi e la stazione metro di Brin. 

BANDI  

Mercoledì 9 agosto Spim ha pubblicato il bando specifico per la locazione dei primi 4 alloggi per gli studenti in via Porro 6.  

Il bando segue l’avviso pubblico – pubblicato l’11 luglio - che ha aperto la formazione di graduatorie specifiche, suddivise in categorie di housing sociale tra cui anche gli under 35, funzionali all’assegnazione in locazione di 251 alloggi nel comune di Genova. 

I giovani che vorranno insediarsi in via Porro 6 dovranno prima rispondere all’avviso pubblico per essere inseriti nella graduatoria complessiva. In questo modo avranno diritto a essere inseriti nella “classifica” specifica per i primi 4 appartamenti di via Porro.  

Redazione