Insieme al presidente di Federalberghi Liguria Aldo Werdin abbiamo fatto il punto sul caro prezzi che ha investito anche la nostra regione.
Secondo i dati di Federalberghi nel capoluogo ligure l’aumento sarebbe intorno a un +10%. Nel resto della regione l’aumento più vertiginoso è nella provincia di Imperia, tra il +10% e il +12%. Segue la provincia di Savona con un aumento che oscilla tra il 10% e l’11%. La Spezia 10% e il Tigullio con una crescita tra l’8 % e il 10%.
In parte, almeno per quanto riguardo il settore degli alberghi, si tratta di aumenti programmati:
"A settembre bisognava dichiarare in Regione (ora probabilmente non più) i prezzi massimi dell’anno successivo - spiega Werdin - Gli aumenti previsti già l’anno scorso erano in funzione agli aumenti dei costi energetici. Ma dall’aumento dei costi energetici sono aumentati, di conseguenza, tutti gli altri generi. In primo luogo sono aumentati i generi alimentari.
Faccio un esempio: le lavanderie industriali che principalmente erogano servizi per noi albergatori, fanno una grande utilizzo di energia e acqua e hanno dovuto alzare i costi per la pulizia delle lenzuola, degli asciugamani e altro.
È chiaro poi che più alti si va nella classificazione delle strutture, più i prezzi si alzano. Magari un albergo che l’anno scorso era un 4 stelle, quest’anno è passato a 5 stelle, quindi avrà quindi un aumento maggior dei prezzi”.
Il presidente ha fatto poi il punto sulle presenze fino ad oggi: se i mesi di giugno e luglio hanno registrato dati positivi per quanto riguarda l’afflusso di turisti, lo stesso non si può dire (per ora) per il mese di agosto.
“Siamo andati molto bene sia a giugno che a luglio - continua Werdin - Agosto invece è un mese tendenzialmente caratterizzato dal turismo italiano.
Gli stranieri si muovono molto velocemente a maggio, giugno e luglio poi c’è un rientro a lavoro. In alcuni paesi del nord Europa addirittura ad agosto aprono già le scuole. Negli anni precedenti il diminuire del turista straniera era quindi sopperito dalla presenza degli italiani, cosa che quest’anno non c’è stata perché la crisi si sente. La gente comunque viene al mare ma invece di farsi due settimane se ne fa una. Invece di farsi tutti i weekend, ne fa uno e l’altro non lo fa.
Questa è la causa del calo che c’è in questi giorni, non abbiamo mai visto una settimana prima di ferragosto così fiacca.
A settembre invece torneranno gli stranieri, quindi non dovrebbe essere così male. Potrebbe esserci una ripresa a meno che non si continui a fare questo battage negativo sull’aumento dei prezzi.
Si continua a parlare del rincaro dei prezzi, molte volte a sproposito e quindi qualcuno, anche tra gli stranieri, potrebbe andarsene in Albania. Buttare la benzina sul fuoco non conviene”.