L'accordo per i vertici Iren è stato trovato e c'è il nome del nuovo Amministratore Delegato.
E' Paolo Emilio Signorini, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale de Mar Ligure Occidentale. Il nome di Signorini, che andrà ad affiancare il presidente Luca Del Fabbro, è arrivato grazie all'accordo raggiunto tra il sindaco di Genova Marco Bucci, il primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo e il suo omologo di Reggio Emilia, Luca Vecchi.
Dopo aver analizzato la shortlist presentata da SpencerStuart, società incaricata per la procedura di head hunting, i Sindaci hanno deciso di indicare come nuovo AD proprio Signorini, che sarà cooptato nel Consiglio di Amministrazione durante la prossima seduta che sarà svolta a settembre.
"Il confronto tra i sindaci si è svolto in un contesto di piena collaborazione, totale condivisione ed unità di intenti e di vedute circa il futuro dell'azienda - sottolinea una nota ufficiale -. Paolo Signorini sarà chiamato a portare avanti gli sfidanti obiettivi delineati dal Piano Industriale di Iren, che poggia sui pilastri della transizione ecologica, della qualità del servizio e dello sviluppo dei territori".
"Al fine di agevolare l'ingresso del nuovo AD in una consiliatura già avviata- prosegue la nota -, il Comitato suggerisce alla Società di assegnare una specifica responsabilità al Presidente nell'area della finanza e delle relazioni con gli investitori oltre al permitting e alle relazioni con le Autorità di Regolazione, e di conferire al Vice Presidente una responsabilità nell'area del personale".
La nomina di Signorini apre però a un’altra questione, cioè quella del commissariamento dell’Autorità Portuale di Genova e Savona.
Il nome che potrebbe succedere al presidente uscente potrebbe essere quello dell’attuale segretario generale, Paolo Piacenza, ma al momento manca la certezza.
L'ipotesi del commissariamento non piace all'opposizione. Cristina Lodi del Partito Democratico chiede che venga subito avviato il percorso per la nomina di un nuovo presidente: "Ci sono 30 cantieri circa in ballo, tra cui la costruzione della diga foranea stessa per oltre un miliardo a fondi Pnrr con scadenze alle porte, il nuovo terminal Bettolo, la realizzazione del tunnel sub portuale, i nuovi collegamenti ferroviari con il terzo valico e la dibattuta questione del trasferimento depositi chimici che richiedono un forte e solido ruolo non certo espresso da un commissario, anche se a Genova siamo abituati a questa non comprensibile consuetudine".
Ancora: "Il sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha bisogno di continuità e stabilità nonché di prospettiva. Aspetto e spero che presto in Commissione Consiliare a Tursi per parlare di tutte le questioni portuali in sospeso arrivi un Presidente e che la politica non si nasconda ma si assuma le responsabilità del caso perché la città di Genova non si merita altro che questo".