Si dice spesso che per cogliere l’arte bisogna sapersi elevare, bisogna alzare gli occhi. A Pra’, invece, in piazza Bignami, c’è uno splendido caso in cui per cogliere l’arte, gli occhi bisogna abbassarli per terra. Ed ecco che, proprio al centro della piazza, si potrà scorgere il mirabile lavoro di Gabriele Gelatti, la persona che più di tutte in Liguria si è specializzata nella creazione e nel restauro dei cosiddetti ‘risseu’, ovvero i mosaici realizzati con i sassi, tipici dei sagrati delle chiese ma anche di tante altre pavimentazioni non sacre.
A Pra’, in particolare, nel bel mezzo di piazza Bignami, che è il centro della delegazione, è stato ricreato un risseu con il simbolo antico della stessa Pra’, uno stemma che richiama l’orgoglio ‘praino’ ma che rimanda anche al periodo in cui tutte le delegazioni erano singoli comuni e la ‘grande Genova’ era ancora di là da venire.
L’idea del risseu dedicato a Pra’ è venuta qualche anno fa a una persona del quartiere da sempre molto attiva, stimata e benvoluta per il suo lavoro e per il suo impegno: si tratta di Roberto Ferrando, che gli amici chiamano ‘Bobo’, già consigliere municipale del Partito Democratico nel precedente ciclo amministrativo e rieletto anche lo scorso anno, sempre nelle file dei ‘dem’.
È stato lui a prendersi a cuore la decorazione di piazza Bignami, dopo che si è sempre preso a cuore altre situazioni nel Ponente cittadino, compresi i murales realizzati dagli artisti Giuliogol e Drina A12. In questo caso, invece, l’arte è arrivata a filo di pavimentazione, grazie al lavoro di Gabriele Gelatti.
“Tutto è iniziato nel 2016 - ricorda Ferrando - In piazza Bignami c’era un rosone centrale, ma con la pavimentazione uniforme e senza alcun disegno. All’inizio si è pensato ad altre forme artistiche, compreso un mosaico con la plastica recuperata, poi abbiamo virato sull’antica tecnica del risseu ed è entrato in scena Gabriele Gelatti, che ha svolto un lavoro eccellente. Voglio ringraziare Salvatore Prato, titolare dell’azienda Nuovo Borgo Terminal, per la sponsorizzazione e, naturalmente, il Municipio VII Ponente, sia la precedente amministrazione guidata da Claudio Chiarotti e sotto la quale è partito questo progetto, sia l’attuale amministrazione guidata da Guido Barbazza, sotto la quale è stato portato a conclusione”.
Il risseu di Pra’ è stato inaugurato nei giorni scorsi e Barbazza ha evidenziato un aspetto importante, ovvero “il fatto che, pur nelle diversità di vedute, dal punto di vista politico, siamo arrivati a un traguardo indubbiamente bello per tutti. Mi piacerebbe che si lavorasse sempre così”.
Il risseu comprende “diecimila sassi - prosegue Ferrando - che sono stati raccolti, ovviamente con tutti i permessi, sulle spiagge qui davanti”. Gelatti ha iniziato a lavorarci nei mesi scorsi, compiendo un’opera certosina. Poi, è arrivato il momento dell’inaugurazione e adesso il risseu di piazza Bignami è ben visibile a tutti ed è veramente magnifico.
Il tutto grazie alle sapienti ed entusiaste mani di Gabriele Gelatti, un valente maestro artigiano che porta avanti un mestiere e una tradizione tipici del territorio ligure: il risseu, una particolare tecnica di mosaico, che consiste nel comporre il disegno utilizzando i ciottoli invece delle tessere. La lavorazione è impiegata in Liguria da secoli, per decorare i sagrati delle chiese e i giardini di ville e palazzi, ma anche le piazze principali della città. Gabriele Gelatti realizza soprattutto rivestimenti, spesso pavimentazioni, decorazioni parietali e sui soffitti, oltre a manufatti da appendere o grandi pannelli. È attivo soprattutto a Genova e in tutta la regione, ma anche in tutta Italia e all’estero, e si occupa anche della manutenzione e del restauro di antichi risseu. I suoi mosaici sono realizzati interamente a mano, solo con materiali naturali accuratamente selezionati, come ciottoli, calce e sabbie speciali, raccolti direttamente sulle spiagge e sul territorio. Le sue opere sono in grado di sfidare i secoli, tanto quanto gli antichi mosaici, dei quali utilizza le stesse formule e lavorazioni. I suoi lavori si trovano in numerose ville private in Italia e all’estero. Ma poi, come nel caso di piazza Bignami, anche in piazze pubbliche. Laddove il bello è a portata di tutti.