E' ormai riconosciuto come uno dei "Borghi più belli d'Italia" e pure come una delle mete turistiche di maggior pregio di tutto il comprensorio ligure, tra bellezze architettoniche e storiche che fanno di Finalborgo una sorta di Mecca del turismo nel Finalese, culturale, per le famiglie e sportivi. Insomma, una location che nulla ha da invidiare ad altre anche più note oltreoceano come il Lago di Como.
Un metro di paragone casuale? Nemmeno troppo. Perché se le coste del Lario possono senza dubbio competere con la capitale del Marchesato del Carretto in quanto a importanza storica, ad accostare nel pensiero comune dell'attualità la Riviera ligure di Ponente alle sponde del lago vicino al quale il Manzoni ambientò i "Promessi Sposi" è una vicenda portata alla luce dalla giornalista e scrittrice Selvaggia Lucarelli.
Non parliamo della sua recente visita per presentare il libro scritto a quattro mani insieme al marito ma, come spesso accade, per un nuovo caso di "sovrapprezzo" applicato da un ristorante.
E se il caso del toast comasco diviso a metà con 2 euro di spesa per un piattino è diventato ormai chiacchieratissimo a livello nazionale, la medesima sorte rischia di toccare a un piatto di trofie che una mamma, secondo quando riferito dalla Lucarelli, avrebbe chiesto di poter far assaggiare alla figlioletta di tre anni (che aveva già mangiato) vedendosi applicato nello scontrino un sovrapprezzo proprio da 2 euro. "Tra l’altro avendole già messo sul conto il coperto" chiosa Lucarelli.