Dopo l’ultimo Consiglio Comunale, da cui è emersa la notizia che i cassoni di piccole dimensioni della nuova diga foranea di Genova saranno costruiti al Sesto Modulo del porto di Pra’, è nuovamente esplosa la rabbia dei Comitati del Ponente.
In una nota, i rappresentanti commentano con disappunto le decisioni prese dalle giunte di ogni amministrazione.
“Apprendiamo, grazie alla risposta dell'assessore Maresca ad un'interrogazione più volte rimandata presentata dall'opposizione in consiglio Comunale, che a Pegli Lido pare siano già iniziate le operazioni per la costruzione dei cassoni di piccoli dimensioni. Interroghiamo in prima battuta il vice Ministro Rixi che era intervenuto difendendo (così ci era parso) il territorio, essendo l'unico ad avere conoscenza dello stesso e vogliamo esprimergli la nostra amarezza: ci sentiamo presi in giro”.
“A seguire incalziamo Toti e Bucci, nessuno dei due ha dimostrato di voler veramente tutelare il territorio e i cittadini - proseguono -. Al Municipio ribadiamo che, come temevamo, il metodo del dialogo con il Comune, l'Autorità portuale e le altre istituzioni a poco o nulla ha portato e le ultime notizie allarmanti ne sono la prova. Come Comitati, sollecitati anche dai cittadini, ci muoveremo per difendere la nostra salute e il nostro territorio che non vogliamo veder deturpato.
A voi decidere se fare il bene degli elettori o attirare le ire degli stessi”.
Solamente qualche mese fa sia il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, che il sindaco Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, avevano assicurato ai cittadini che tutti i cassoni sarebbero stati realizzati a Vado Ligure.