Politica - 04 agosto 2023, 20:06

Tagli Pnrr, Piciocchi risponde alle critiche del Pd: “Generano solo paure e confusione"

"Dire che si sta valutando di sostituire una fonte di finanziamento non significa affatto concludere che quell'opera, già avviata, non sarà più finanziata"

Il vicesindaco Pietro Piciocchi risponde all’allarme lanciato oggi dal Partito Democratico. Secondo quanto affermato dai principali esponenti liguri del partito di centrosinistra infatti nel comune di Genova sarebbero a rischio 167,5 milioni di euro di opere a accasa del definanziamento Pnrr. Il rischio è che anche i cantieri già appaltati non vengano finanziati. 

"Leggendo gli esiti dell'odierna conferenza stampa del Partito Democratico, viene da domandarsi se ci sia qualcuno tra i soliti uccelli del malaugurio che speri che il Governo definanzi i numerosi progetti che questa Amministrazione ha deciso per Sampierdarena e la Val Polcevera: solo per citarne alcuni, Lungomare Canepa, Villa Pallavicini a Rivarolo, i voltini di Via Buranello, i magazzini del sale, ecc - risponde Piciocchi - Insinuano il dubbio che tutto si possa fermare a motivo della rimodulazioni che il Governo sta operando sul PNRR e seminano il panico in un momento di grande intensità in cui invece tutti dobbiamo lavorare e tenere alta la concentrazione, senza distrazioni, per mantenere gli attuali serrati ritmi. 

Hanno anche accusato il sottoscritto di volere tranquillizzare ad ogni costo e di ostentare sicurezze che non ci sarebbero.

Vediamo allora di chiarire la questione una volta per tutte.

Anzitutto, allo stato attuale, grazie ad un grande lavoro delle strutture tecniche del Comune di Genova di cui vado particolarmente orgoglioso, tutti gli interventi citati - che sono finanziati a valere su una linea PNRR che si chiama PUI (piani urbani Integrati) - sono stati appaltati e i lavori sono iniziati e, ove non iniziati, sono prossimi all'avvio.

È ovvio che le aggiudicazioni da parte del nostro Comune sono state tutte precedute da atti formali, che hanno valore giuridico, mediante i quali il Ministero competente ha messo a disposizione le risorse.

Si tratta di veri e propri contratti da cui scaturiscono obbligazioni esigibili, da un lato il Comune di Genova deve realizzare le opere entro determinati tempi, dall'altro il Governo le deve finanziare.

Questi atti sono pienamente efficaci e non è mai arrivata alcuna comunicazione di revoca che, peraltro, sarebbe folle perché esporrebbe il Ministero ad un contenzioso legale per inadempiento contrattuale.

Voglio essere molto chiaro sul punto: a noi non interessa assolutamente nulla quale sia la fonte di finanziamento di questi progetti, se PNRR o altre risorse a carico del bilancio dello Stato. E aggiungo che il Governo - che a sua volta ha obblighi verso l'Unione Europea sul corretto utilizzo dei fondi del PNRR - ha tutto il diritto di fare le proprie politiche di bilancio e le proprie rimodulazioni senza compromettere opere già avviate e per le quali ci stiamo molto impegnando: ed è esattamente quello che sta accadendo!

Insisto: dire che si sta valutando di sostituire una fonte di finanziamento non significa affatto concludere che quell'opera, già avviata, non sarà più finanziata. Semmai il problema si pone - ma non è il nostro caso - per quei progetti che non sono ancora partiti e che - quelli sì - sono comprensibilmente a rischio. Credo che chiunque possa arrivare a queste banali considerazioni. 

Francamente non mi appartiene proprio questo modo di fare politica teso a generare paure e confusione, a scatenare tempeste in un bicchier d'acqua, senza alcuna solida motivazione, a basare le proprie conclusioni su illazioni, informazioni parziali, ipotesi e retropensieri. Non lo ritengo responsabile: se poi l'obiettivo è un altro - ovvero cercare pretesti per attaccare la civica Amministrazione o screditarne l'operato - che lo dicano apertamente e sarebbe quantomeno più onorevole da parte loro. Gli uccelli del malaugurio si facciano una ragione: noi andremo avanti senza indugio, con passione e determinazione!"

Redazione


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