Cultura - 04 agosto 2023, 11:34

"Adesso basta!", dopo le parole di Sgarbi Serena Bertolucci rompe il silenzio su Palazzo Ducale

La direttrice della fondazione parla del mancato rinnovo dopo un'intervista a Vittorio Sgarbi che ha parlato del concorso come un atto di trasparenza

"Adesso basta". Serena Bertolucci interrompe il silenzio dalla decisione della fondazione Palazzo Ducale di non rinnovare il suo incarico di direttrice, deliberando di avviare una selezione pubblica per la ricerca del suo successore.

Bertolucci è intervenuta su Facebook dopo un'intervista rilasciata al Secolo XIX dal sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, il quale ha affermato che non ci sarebbe nessun 'caso Bertolucci'. "C'è un nuovo presidente e la trasparenza vuole che ci sia finalmente un concorso". Parole che non sono andate giù all'attuale direttrice, il cui incarico scade a fine anno. Sgarbi ha concluso il suo pensiero auspicando che il concorso lo vinca "una persona competente come Serena Bertolucci", aprendo quindi alla possibilità che la stessa attuale direttrice possa partecipare, ipotesi a cui ha aperto o stesso sindaco Marco Bucci.

"Nella mia recente vicenda ho visto accadere di tutto. - commenta Bertolucci - Ho rispettato il pensiero e il parere di tutti, non ho commentato, non ho manifestato pretese. E non intendo farlo. Sono ancora una tra i pochi che credono che le partite si giochino sul campo (Giulio altrimenti si arrabbierebbe moltissimo) e sui fatti. E che le istituzioni e le cariche vadano rispettate e onorate con un comportamento congruo.

Per questo trovo una cosa intollerabile. Che per sostenere una situazione (assolutamente legittima, anche se forse non nei modi) si manipoli a tal punto la realtà da capovolgerla. Oggi il sottosegretario Sgarbi sul secolo XIX dichiara che nei grandi musei dello stato si fanno concorsi per trasparenza. Ecco, magari no. Tutti i direttori in carica dei grandi musei citati sono stato riconfermati (e giustamente, alla luce dei risultati) al loro secondo mandato in continuità, senza concorso. È stato normato che non è possibile un terzo mandato, ma un secondo si. È questo quello che ha stabilito il Ministero della Cultura. Che ha riconfermato al secondo mandato tutti i direttori in scadenza. E così è avvenuto proprio perché è stato riconosciuto che il lavoro culturale si fa su tempi lunghi e non brevi. La cultura, checché ne dicano, non è come il petrolio, che si trova; la cultura si costruisce, nel tempo. E necessita di tempi più lunghi per essere efficace ed operare dei cambiamenti nella società. Così, per la precisione. E per evitare che a forza di sentir ripetere determinati concetti, poi magari si finisca per pensare che siano veri".

Dopo la notizia sul mancato rinnovo era intervenuto anche l'ex presidente della fondazione, Luca Bizzarri, che aveva voluto Bertolucci a dirigere la fondazione.

"Sento già la litania dell' 'atto dovuto'. Tutte balle", aveva commentato l'ex presidente. "Il fatto è che Serena ha portato fama e milioni nelle casse del Ducale pensando solo all’Istituzione e mai ai pesci pilota che le nuotavano intorno. Serena, per dirla col poeta, non aveva amici. E non ne voleva, di quegli amici lì. Né a destra, né tantomeno a sinistra".

Redazione


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