Palazzo Galliera, l’edificio storico che sorge nel cuore del centro storico di Genova tra Palazzo Tursi e Palazzo Albini sarà di proprietà S.P.Im, la società pubblica di gestione del patrimonio immobiliare detenuta al 100% dal comune di Genova.
È quanto emerso nell’ultima seduta del consiglio comunale dopo un lungo testa a testa tra maggioranza e opposizione sull’opportunità o meno di alienare un edificio storico come Palazzo Galliera.
Dall’opposizione l’accusa alla giunta Bucci è di monetizzare su risorse pubbliche, favorendo processi di privatizzazione.
A spigliare le carte in aula è l’assessore all’urbanistica Mario Mascia che, con un’aggiunta alla delibera, dispone l’alienazione dell’immobile a S.P.Im:
“Si tratta di un immobile che ha bisogno di una grande opera di ristrutturazione - spiega in aula l’assessore - Con questa delibera di carattere urbanistico prevediamo lo svincolo dell’immobile dalla destinazione dei servizi pubblici che non significa una privatizzazione.
L’alienazione di palazzo Galliera non sarà infatti a privati ma alla società partecipata S.P.Im. Questo emendamento dissipa ogni equivoco in merito alla privatizzazione. Di fronte a una società come S.P.Im. che è interamente pubblica si possono tranquillamente possono superare le differenze”.
Ma l’annuncio in aula dell’assessore invece ha scatenato ulteriori polemiche tra i banchi dell’opposizione. I consiglieri Fabio Ceraudo (M5s) e Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) hanno prima chiesto un parere tecnico agli uffici di segreteria sulla legittimità dell’atto e successivamente richiesto il rinvio della discussione in commissione.
Secondo le accuse dei gruppi d’opposizione l’aggiunta in consiglio comunale dell’assessore Mascia con l’ingresso di S.P.Im. nella questione è stata una novità che, nella commissione convocata alcuni giorni fa, non è mai stata presa in considerazione dalla maggioranza. Un’aggiunta che cambia il senso della delibera: il palazzo infatti non passa a privati ma a una società pubblica.
“Non è una modifica secondaria”, commenta il capogruppo del PD in consiglio comunale Simone D’Angelo.
"Il bene verrà venduto a S.P.Im. per essere valorizzato come S.P.Im. valorizza, quindi in senso privatistico - aggiunge il consigliere Ariel Dello Strologo (Genova Civica) - L’obiettivo è di farne un utilizzo privato e questo va contro quelli che sono, a nostro parere, gli interessi dei cittadini soprattutto perché verrà alienato un bene che è situato in prossimità del polo museale di via Garibaldi e che sarebbe potuto essere utilizzato in maniera più utile. Invece in questo modo è un altro pezzo del patrimonio mobiliare del comune”.