E’ arrivato il via libera alla richiesta da parte della Minoranza del Municipio I Centro Est di un’assemblea congiunta da indire nel quartiere del Lagaccio per discutere del progetto della Funivia.
La richiesta, firmata dalle consigliere e dai consiglieri Lorenzo Bo, Mario Caraffini, Alberto Cattaneo, Francesca Coppola, Luca Dore, Stefano Giordano, Daniele Novarini, Giorgio Righetti, Gian Paolo Rossi, Maria Adelia Rossi, viste anche le premesse del vice sindaco Piciocchi nel corso dell’ultimo consiglio municipale del 26 luglio di intensificare i rapporti con la cittadinanza, vuole che nel corso dell’assemblea venga presentato il piano di fattibilità tecnico-economica e che si discuta della valutazione dell’incidenza del progetto funiviario sul valore del mercato immobiliare nel quartier del Lagaccio, con specifico attenzione per gli immobili che affacceranno lungo la linea funiviaria.
"Preso atto della comunicazione pervenuta agli Uffici da parte della Minoranza del Municipio I Centro Est, come Giunta Municipale - scrive il presidente del Municipio Andrea Carratù - rinnoviamo la nostra convinzione per cui riteniamo utile e necessario un confronto con la cittadinanza del quartiere del Lagaccio relativamente all'opera della funivia. Tale necessità è stata più volte da noi comunicata anche nelle apposite sedi istituzionali, non ultima, il Consiglio congiunto con il Municipio Centro Ovest svoltosi in data 26/07 u.s.
Ci fa specie, però, che data la necessità di coinvolgere il maggior numero di persone, la Minoranza del Municipio I Centro Est abbia deciso di vincolarci a termini perentori per via del Regolamento ex art. 71 costringendoci a convocare un'assemblea nel mese in cui i cittadini sono nella maggior parte dei casi fuori città.
Auspichiamo, quindi, che l'assemblea pubblica che verrà indetta sia un evento costruttivo e finalizzato al bene del quartiere senza cadere nel più strumentale agone politico e speriamo, inoltre, che in caso di carenza di partecipanti la Minoranza si assuma la responsabilità politica di un gesto che potrebbe rendere vano il ridetto confronto”.