Preoccupa, e non poco, il taglio da 16 miliardi di euro di risorse del Pnrr annunciato nei giorni scorsi, che riguarda tra le altre voci di spesa del Piano di Ripresa e Resilienza, la parte riguardante il dissesto idrogeologico, d'attualità dopo la grandine che ha colpito recentemente Veneto e Lombardia e l'alluvione della scorsa primavera in Emilia Romagna.
In Liguria, secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sull'edizione genovese di Repubblica, sarebbero a rischio 32 milioni di euro destinati in parte ai lavori di messa in sicurezza del Bisagno e in parte indirizzati verso lo spezzino.
Sui tagli liguri interviene l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone, che getta acqua sul fuoco, assicurando che i due interventi sul Bisagno e sul canal Grande di Ameglia sono già finanziati e che la nuova programmazione del Pnrr non bloccherà i lavori.
"Gli interventi citati nel testo, - scrive Giampedrone - ovvero la messa in sicurezza dei due affluenti del Bisagno Rio Noce e Rio Rovare e l’impianto idrovoro del Canal Grande nel comune di Ameglia, hanno già una copertura finanziaria ministeriale: nel caso del Canal Grande, ad esempio, prevediamo di chiudere i lavori in ottobre.
Non sono mai stati finanziati dal Pnrr: semplicemente, in passato il Governo aveva preso in esame la possibilità di 'spostare' la copertura economica di queste opere nell’ambito dei fondi Pnrr. Il fatto che questa ipotesi sia tramontata non comporta nessuna variazione al cronoprogramma e nessun definanziamento”.
Per quanto riguarda le altre opere di contrasto al dissesto idrogeologico previste in Liguria e finanziate dal Pnrr, “si parla di 20 milioni di euro per otto opere, con un iter che sta procedendo nel pieno rispetto delle scadenze previste dal Fondo Nazionale di Ripresa e Resilienza. A queste si aggiungono i trenta milioni di Pnrr stanziati per realizzare i sei lotti della Ciclovia Tirrenica".
"L’intenzione - continua Giampedrone - è senza dubbio quella di realizzare queste opere: al di là della gestione del Pnrr, che segue valutazioni nazionali, gli interventi liguri contro il dissesto non subiranno cambiamenti di programma. Riteniamo sia opportuno lasciarli nel Pnrr, ma come Regione siamo disposti a recepire le valutazioni del Governo, purché questi interventi si facciano. Lo stesso discorso vale per la Ciclovia Tirrenica, che ha già tutti i lotti in gara”.
"Nel dettaglio, - si legge nella nota della Regione - le otto opere contro il dissesto idrogeologico finanziate dal Pnrr sono la messa in sicurezza del torrente Argentina, l’adeguamento dell’arginatura del fiume Vara, la messa in sicurezza della frana di località La Vesca a Sanremo, la difesa a mare di Ospedaletti, la protezione del litorale di Ventimiglia, il ripristino dei danni alle opere di difesa a mare di Cogoleto, la difesa costiera di Framura e il progetto per la difesa dell’abitato e del litorale del comune di Celle Ligure".
Le rassicurazioni di Giampedrone non bastano alla minoranza che nei giorni scorsi ha attaccato la giunta per il provvedimento che permette la deroga di costruire entro il limite dei dieci metri di distanza dagli argini del Bisagno, al fine di consentire la realizzazione dello Skymetro. La parlamentare Pd Valentina Ghio, sulla deroga presenterà un'interrogazione alla Camera al ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Tornando al taglio dei fondi del Pnrr sulla messa in sicurezza dei territori, il capogruppo del Partito Democratico in Regione Luca Garibaldi annuncia la richiesta al presidente Giovanni Toti di riferire in aula.