“Quando pensi che la destra ligure abbia toccato il fondo, ecco che tira fuori dal cilindro l’ennesima sparata: nel pacchetto di emendamenti portati in Aula da un consigliere regionale della Lega, è arrivato il via libera a una nuova liberalizzazione della caccia. E questa volta si va oltre la decenza: non si tratta solamente infatti di dare maggiori libertà alle doppiette liguri (come l’introduzione della caccia al cervo e al muflone, oltre all’estensione a tutto l’anno del periodo di caccia al cinghiale), bensì di aprire alla caccia con arco e freccia. Come rilevato dall’associazione Gaia-Animali e Ambiente e Animalisti Genovesi, il loro uso, seppur previsto come possibilità dalla norma nazionale, è un esercizio di pura crudeltà: l’animale colpito dalla freccia, infatti, difficilmente muore sul colpo, ma anzi ha una lenta e dolorosa agonia: “muore – avvertono i portavoce di Gaia - per dissanguamento o perché colpito da altre frecce. Una barbarie legalizzatadi cui i consiglieri regionali che hanno votato l’emendamento saranno responsabili”.
Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che poi aggiunge: “L’ultima seduta consiliare doveva essere deputata a discutere e votare temi finanziari legati al Bilancio regionale. Non credo sia un limite dell’opposizione ritenere che quanto fatto approvare sia tutto fuorché materia finanziaria. Ma d’altronde, abbiamo avuto modo di comprendere quanto piaccia alle destre italiane tutto ciò che fa rima con “arco e freccia”. Passeremo dunque presto dai nostrani Geronimo, Apache e Cochis balzati alle cronache italiane in queste ultime settimane ai Toro Seduto o Cavallo Pazzo della Liguria? Se tanto ci dà tanto…”.