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Municipio Valpolcevera | 26 luglio 2023, 15:58

Attesa per il progetto di riqualificazione di Certosa, cittadini e Municipi: "Gli indennizzi non bastano" (Foto e video)

La notizia del documento è arrivata durante la conferenza stampa organizzata dal Comitato Liberi Cittadini di Certosa. "Speriamo che le nostre richieste siano accolte"

Attesa per il progetto di riqualificazione di Certosa, cittadini e Municipi: "Gli indennizzi non bastano" (Foto e video)

Una conferenza stampa per esprimere, ancora e sempre, il malessere di centinaia di genovesi residenti tra Sampierdarena e la Valpolcevera è stata organizzata per questa mattina in via Piombino, all’esterno dei locali del Comitato Liberi Cittadini di Certosa

Al centro dell’incontro, che ha visto la presenza dei presidenti di entrambi i Municipi Michele Colnaghi e Federico Romeo, oltre ai rappresentati dei comitati cittadini, la richiesta di risposte da parte dell’amministrazione sulle tematiche che sembrano non riuscire a trovare risposta soddisfacente per i tanti residenti dei quartieri interessati dai progetti di trasferimento dei depositi chimici a ponte Somalia e alla nuova linea merci del Campasso

Proprio al termine dei vari interventi, che hanno ribadito l’urgenza di trovare un confronto attivo per trovare soluzioni alternative ai progetti al momento messi in campo, il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa Enrico D’Agostino ha annunciato di aver ricevuto una buona notizia: sarebbe infatti pronto, in via non ufficiale, l’agognato progetto di rigenerazione e riqualificazione del quartiere di Certosa

Siamo molto curiosi, adesso entreremo nella nostra sede e inizieremo a tempestare di telefonate chi di dovere per sapere se questa notizia è reale o se è un modo per far calmare gli animi: bisogna aspettarsi anche questo.

Finora le promesse messe sul tavolo, gli indennizzi e le compensazioni non ci hanno convinto. Le promesse di indennizzo non bastano, perché non chiediamo soldi, ma vogliamo equità per tutto il quartiere, che sta morendo: dalla caduta del ponte Morandi nel 2018 non sono arrivati soldi per la riqualificazione, tutto è stato investito nel Parco della Memoria. Con tutto il rispetto del caso, quella non è Certosa, e qui non c’è stato nessun fondo. 

Nel percorso partecipativo fatto insieme al Municipio abbiamo formulato diverse proposte, scopriremo finalmente se qualcuna è stata accolta”. 

Anche il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi è ansioso di scoprire i dettagli del progetto: “Speriamo che le nostre richieste siano accolte. Stavamo aspettando il progetto della copertura di via Ardoino, che ancora non è arrivato nonostante le promesse. Insieme al presidente Romeo continueremo a portare avanti le nostre lotte e a rimanere uniti: se per quanto riguarda i depositi chimici ho più speranze di vincere perché si violano troppe regole, la parte relativa alla linea del Campasso è più complessa. Il binario per le merci pericolose esiste ancora, e vorremmo vedere un impegno per valutarne l’utilizzo”.

Del medesimo avviso è anche lo stesso Romeo: “Quest’opera crea una forte problematica sulla nostra vallata, che impatterà in maniera importante su tutto il quartiere. I risarcimenti non saranno mai sufficienti: occorre una mobilitazione forte, per riuscire a portare avanti la battaglia e ottenere i risultati che servono per il nostro territorio”.

Immancabile la presenza di Gianfranco Angusti, storico leader delle Officine Sampierdarenesi che continua a sostenere la lotta per il proprio quartiere nonostante la malattia. “Da questa battaglia dipende il futuro di Genova: siamo uniti oltre le scelte politiche e personali, perché i problemi che ci sono si possono affrontare solamente insieme”. 

Chiara Orsetti

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