Tappa genovese per la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli che oggi pomeriggio ha incontrato le autorità e le associazioni che si occupano di persone con disabilità.
Nell’incontro alla biblioteca Berio la ministra ha rilanciato l’attività di governo con l’istituzione di un fondo ad hoc, il “fondo periferie inclusive”:
“Genova è una delle 10 città con più di 300.000 abitanti che riceverà quasi 1 milione di euro da questo fondo che abbiamo istituito con la legge di bilancio. Abbiamo già fatto un’incontro con gli assessori e altri incontri tecnici proprio perché questo fondo ha la particolarità di voler far fare rete con gli enti del terzo settore, con il mondo delle associazioni per sostenere progetti concreti nei territori magari anche più svantaggiati. Quindi partendo anche da piccole realtà, da piccoli progetti da finanziare in rete e muovendo un circolo virtuoso”.
Dopo l’ok alla legge delega con il governo che ha tracciato le linee guida generali della norma ora l’iter va avanti.
“Abbiamo già portato in consiglio dei ministri due dei cinque decreti attuativi: quello sull’istituzione del garante e per le persone con disabilità che è proprio recentissimo, quella sull’accessibilità delle pubbliche amministrazioni - riferisce la ministra - A breve gli altri anche perché i due più importanti sono legati al Pnrr. Si tratta di quello sulla revisione dell’accertamento dell’invalidità civile e quello sul progetto di vita che io credo che sia fondamentale per garantire l’accompagnamento alla vita adulta e indipendente.
Il bando non avrà vincoli particolari. Sarà il Comune a scegliere dove chi e anche quando perché c’è tutto il 2024 per la realizzazione dei progetti”.
Pedina fondamentale all’interno della scacchiera rimangono le associazioni. Ecco perché la ministra oggi ha voluto incontrare i principali rappresentanti liguri. E sulla stessa onda si pone l’Expoaid 2023 - “Io, Persona al centro” che si svolgerà a settembre a Rimini, un grande evento istituzionale per il mondo del terzo settore che si occupa di disabilità.
“Le associazioni giocano un ruolo fondamentale: quello di essere vicini ai pazienti come anche quello di saper ancora attrarre e raccogliere fondi. Hanno bisogno di essere legittimate, sostenute e quindi eventi anche come quello che si terrà a Rimini il 22 e 23 settembre sono un momento di scambio, di incontro tra le stesse associazioni ma anche tra il mondo istituzionale dove tutti dobbiamo collaborare”.
Sopratutto in Liguria emergono però grosse criticità per quanto riguarda le liste di attesa. Da anni ormai genitori e associazioni lottano contro il muro di gomma delle istituzioni che non riescono a sbloccare le liste d’attesa e le cure per minori disabili. La mancata presa in carico di centinaia di bambine e bambini disabili liguri è diventato ormai un caso di interesse nazionale.
“Sulle liste d’attesa giustamente sono le regioni a intervenire e c’è una problematica diffusa in tutte le regioni - spiega sul tema la ministra - Credo ci sia un grande impegno da portare avanti da parte di tutti. Spero che questa differenza tra regioni possa diventare una possibilità in più, soprattutto perché quando verranno individuati anche i livelli delle prestazioni sociali questo possa essere davvero una marcia in più, soprattutto per la capacità di integrare la parte sanitaria con la parte sociale.
Abbiamo bisogno che le persone superino questa fase delle prestazioni frammentate cioè che non ci sia più bisogno di rincorrere servizi, azioni e prestazioni ma soprattutto che ci sia una presa in carico vera, sanitaria, sociosanitaria e sociale. Credo che solo il progetto di vita potrà tenere insieme tutti questi elementi”.