Hanno iniziato, il 30 giugno, le sezioni Anpi del Municipio centro est (Centro Storico-Teresa Mattei, Castelletto, Oregina e Lagaccio); ha proseguito la scorsa settimana Sant’Olcese, questa settimana ha iniziato Camogli, lunedì, poi tra martedì 25 e sabato 29 luglio a buttare la pasta – gratuita, come il dono che fu di Alcide Cervi e dei suoi figli il 25 luglio del 1943 alla notizia della caduta del fascismo e dell’arresto di Mussolini – tocca alle sezioni di Quinto-Nervi, Lavagna-Val Graveglia, San Fruttuoso, Prà e, insieme alla Camera del Lavoro, La Fratellanza di Pontedecimo e la Soms La Filarmonica, a tutta l’Anpi Provinciale.
Uno sforzo organizzativo di volontarie e volontari che sta raccogliendo adesioni per più di un migliaio di presenze; una conferma di quanto le iniziative delle sezioni Anpi stiano raccogliendo consenso e partecipazione in tutto il territorio. Tanto più che, com’è stato indicato dai vertici nazionali Anpi, al di là della copertura dei costi – la pastasciutta è offerta, che sia quella “tradizionale” dei fratelli cervi, condita con burro e parmigiano per tutta la gente del paese di Campegine, nei pressi di Reggio Emilia, ma si offrono spesso altri piatti e bevande – il ricavato va in solidarietà alle popolazioni alluvionate dell’Emilia-Romagna.
E se il 25 luglio la Pastasciutta Antifascista di casa Cervi resta un grande appuntamento a Gattatico, dov’era la loro cascina, le iniziative genovesi sono inserite nella Rete nazionale delle Pastasciutte. Ricordiamo la data della caduta di Mussolini e le manifestazioni che si svolsero, anche a Genova. Ma in questi momenti di incontro e di ricordo, parliamo dell’oggi della necessità di un forte movimento unitario e democratico che si batta per dire NO a che svuole snaturare la Costituzione con le proposte di “Autonomia differenziata o presidenzialismo”, impegnandoci da ora a costruire una forte partecipazione alla manifestazione del 30 settembre per riaffermare nell’unità del Paese e nell’applicazione della Costituzione, la carta vincente per superare la crisi politica, morale e d economica che viviamo.
Non solo: l’Anpi provinciale di Genova, mentre il tesseramento prosegue ancora, ha ormai toccato i seimila iscritti, di tutte le età: confermandosi una delle associazioni con più iscritti sul territorio genovese e un presidio di solidarietà e antifascismo unico nel suo genere. Proprio a metà luglio è nata la nuova sezione Anpi dei Bancari genovesi.E le sue attività sono seguite sempre di più anche sui social network, tanto che la pagina di Anpi Genova ha superato ormai i 5000 follower.