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Attualità | 23 luglio 2023, 07:20

Meraviglie e leggende di Genova - L’asino che suona la lira di San Lorenzo

Forse meno noto, l’animale è scolpito nel portale laterale e si “nasconde” facendosi trovare con una particolare simbologia

Meraviglie e leggende di Genova - L’asino che suona la lira di San Lorenzo

Ricca di elementi decorativi dalle più disparate provenienze e manifatture, la Cattedrale di San Lorenzo è un’architettura maestosa in grado di raccontare in maniera puntuale la storia e le evoluzioni stilistiche dei secoli in cui è stata costruita.

Dal periodo medievale, ai grandi interventi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, visitare la Cattedrale è come sfogliare un libro di storia dell’arte.

Tanti sono infatti gli esempi decorativi che si trovano all’interno e all’esterno e diverse le simbologie che, a partire dalla facciata, guidano verso una scoperta continua della ricchezza nascosta in questo splendido edificio. 

E se il cagnolino è uno dei maggiori richiami attrattivi per turisti e genovesi, così come la scacchiera, che si trova nella parete laterale di sinistra, riporta ai templari o riconduce a Megollo Lercari e alla sua storia, dalla parte opposta, nel portale di San Gottardo, si trova nascosto un altro simbolo religioso dalle molteplici letture.

Si tratta dell’Asino che Suona la lira.

Il soggetto è nascosto nel portale opposto a quello di San Giovanni: i tantissimi elementi decorativi colpiscono e spiazzano l’osservatore. L’occhio si perde a seguire ora i girali, ora gli elementi floreali mentre figure di vario tipo fanno la loro comparsa sotto la loggia sorretta da quattro colonnine con capitelli classicheggianti.

Il portale profondamente strombato è circondato bassorilievi con i soggetti più disparati che fanno da cornice all’ingresso laterale su via San Lorenzo.

Tra i tanti soggetti, lo sguardo attento di molti ricade proprio sull’asino che, accompagnato da un cane, suona la lira.

Nell’iconografia medievale, l’asino che suona la lira o l’arpa simboleggia la necessità di riconoscere la propria incompetenza (se ne trovano esempio nelle chiese di Chartres e Digione, solo per citarne alcune).

Dalla favola di Fedro prende spunto Boezio che la racconta con un senso cristiano: un asino vede una lira abbandonata in un prato e prova a suonarla con i suoi zoccoli. Dopo diversi tentativi, si rende conto di non essere capace ammettendo la propria ignoranza. Da qui il detto “Andar come l’asino alla lira” ossia fare cose per cui si è assolutamente negati.

Una vera e propria lezione morale che mette in guardia dal peccato d’orgoglio ostinato.

Questa è solo una delle tante simbologie e raffigurazioni della Cattedrale che in modo didattico, nei secoli passati, servivano per istruire la popolazione.

Una ricchezza che non smette di sorprendere.

Isabella Rizzitano

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