Attualità - 21 luglio 2023, 12:17

Cinghiali in città, la proposta del consigliere: "Diamogli da mangiare sulle alture"

"Arrivano in città perché sulle alture non trovano cibo, quindi il cittadino va sul Bisagno e gli butta il pane. Facciamolo al contrario, portiamogli da mangiare sulle alture”

Per risolvere il problema della presenza dei cinghiali in città una soluzione potrebbe essere quella di confinarli e nutrirli sulle alture. A proporlo è stato Aniello Sammarco, consigliere del Municipio VII Ponente tra le fila di Forza Italia durante la commissione comunale richiesta dal consigliere di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli, dedicata al focus sulla presenza dei cinghiali in città.

Il mio pensiero – ha detto Sammarco - è che non possiamo pensare di sterminare i cinghiali come si fa con i nemici, sono animali e hanno diritto di vivere come gli altri. Il problema è che dobbiamo confinarli. Non dobbiamo pensare che su questo mondo ci siamo solo noi, i cinghiali devono stare sulle alture, possibilmente catturati”. 

La sterilizzazione è un altro metodo, - continua – così come confinarli. Ora dirò una cosa che magari qualcuno dirà 'ma questo cosa sta dicendo?'. Perché i cinghiali arrivano in città? Perché sulle alture non trovano cibo, quindi il cittadino va sul Bisagno e gli butta il pane. Facciamolo al contrario, portiamogli da mangiare sulle alture”. Poi precisa: “Non dobbiamo andare a foraggiare i cinghiali, però confinarli in aree destinate potrebbe essere un'alternativa”.

Sammarco, presidente di un'associazione ambientalista propone a Comune e Regione di avvalersi dei volontari delle realtà associative. “Dico questo perché ci sono tanti modi di sfruttare gratuitamente un servizio che è per esempio quello che le associazioni danno con i volontari, individuare i passaggi dei cinghiali, essendo animali abitudinari, significa andare a chiudere i passaggi dove passano abitualmente, il cinghiale difficilmente cambia strada, se trova un passaggio passa sempre di lì, se lo chiudi torna indietro, difficilmente cerca un'altra strada”.

La commissione è stata l'occasione per fare il punto della situazione sui numeri relativi alla presenza degli ungulati. A fornirli è stata l'assessore comunale agli animali Francesca Corso.

La presenza è sempre più costante ed è incoraggiata da parte di persone che danno loro da mangiare e che sarebbero perseguibili penalmente. Dall'inizio del 2023 sono stati rimossi oltre 700 capi in provincia di Genova, nel Comune ci sono stati interventi per 276 esemplari abbattuti, ma la riduzione non è sufficiente”.

Per l'assessore, nonostante gli interventi della vigilanza regionale faunistica e della polizia locale, la presenza non è limitata a causa dell'esiguo numero degli operatori chiamati a intervenire. “In provincia - spiega - gli agenti di vigilanza sono quindici, un numero molto esiguo rispetto al numero di interventi richiesti, c'è un problema legato alla mancanza di personale, abbiamo avuto interlocuzioni per aumentare il numero di agenti”.