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Attualità | 19 luglio 2023, 09:23

Cani aggressivi, l'appello dell'addestratore: "Vengano presi provvedimenti"

Dopo l'ultimo episodio di aggressione da parte di un pitbull nell'imperiese, l'esperto invita Regione, Comune e Asl a intervenire per limitare l’emergenza

Cani aggressivi, l'appello dell'addestratore: "Vengano presi provvedimenti"

Dopo l'ultima aggressione da parte di un pitbull a un bimbo, avvenuta ieri a Vallecrosia, nell'imperiese, l'addestratore professionista Ivan Schmidt lancia un appello per limitare l'emergenza aggressioni da parte di cani, specialmente del gruppo Terrier.  

"In merito all'ennesima aggressione da parte di un cane, dove un bambino è finito in codice rosso all'ospedale e sottoposto ad un delicato intervento, è nuovamente venuta alla luce la necessità di un patentino per i proprietari" scrive in una nota l'esperto, ponendo l'esempio di quanto sta avvenendo a Milano: "Se prendiamo a modello il patentino attualmente in vigore a Milano, si parla di un corso con 'lezioni videoregistrate e disponibili online'. Va da sé che un corso videoregistrato senza alcuna possibilità di confronto con un docente esperto del settore (ad esempio per togliere eventuali dubbi), aggiunto al fatto che non è prevista una parte pratica o se lo fosse è ridotta all’osso, a mio parere non serve assolutamente allo scopo per cui è nato".

Un altro problema sollevato da Schmidt riguarda i padroni di cani che fanno accoppiare  gli animali "senza criteri di selezione e test genetici, test caratteriali, senza che gli stessi soggetti abbiano potuto fruire di un’adeguata impregnazione materna (quindi ceduti prima dei 60 giorni) e successiva socializzazione nel periodo corretto. Sono questi i soggetti che poi troviamo su siti di vendita a pochi soldi, con la scusa di un rimborso spesa e poi finiscono in canile qualche mese dopo quando succedono i primi eventi legati a problemi comportamentali (aggressività intraspecifica o interspecifica).

 

Selezionare male determinate razze significa mettere al mondo delle potenziali armi che finiscono in mano a persone senza alcuna competenza, per cui fuori da ogni controllo. La Regione Liguria (come altre) sono diventate il paradiso di questi accoppiamenti fatti per racimolare qualche euro e arrotondare. Basti guardare in canile (es. Montecontessa Genova) dove la percentuale piu' alta di presenze sono appunto Terriee" continua a spiegare. 

"Insieme alla Dott.ssa Sacco Vassilia avevamo anche creato un progetto di recupero dei cani Killer (Progetto in Zampe) ma la situazione resta comunque deleteria perché non si risolve il problema a monte. 

Basta aprire qualsiasi gruppo facebook di cani e ogni giorno troviamo annunci di proprietari che cercano la “fidanzatina/o “ per il proprio cane, senza alcun criterio di selezione o pedigree. Sono queste le situazioni che vanno proibite per legge e non la razza, perché se guardiamo la percentuale dei soggetti aggressivi ve ne sono molti altri prima dei Terrier. 

Bisogna muoversi a monte, legiferando e vietando la riproduzione 'casalinga' ormai fuori controllo e iniziare con dei corsi seri che prevedono interazione e pratica sul campo ed in contesto urbano. Solo ed unicamente quando si dimostrerà di essere in grado di gestire l'animale in sicurezza si potrà ricevere il patentino. Se poi si affidasse anche solo per un'uscita l'animale a terzi che sono sprovvisti di patentino, devono scattare le sanzioni importanti" conclude l'addestratore. 

 

Redazione

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