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Sport | 16 luglio 2023, 10:34

Gudmundsson e Yalcin spingono il Genoa, soddisfatto Gilardino: "Dai ragazzi grande disponibilità"

Prima sgambata col Fassa Calcio (12-0), e primo bilancio dal ritiro: "Qui costruiamo le fondamenta della salvezza. Mercato? Società al lavoro per colmare il gap"

Foto Genoa CFC (TanoPress)

Foto Genoa CFC (TanoPress)

Bene mettere in chiaro subito alcuni punti, primo su tutti che è calcio d'estate, che l'avversario era di levatura modesta a confronto di chi, tra poco più di un mese, giocherà la Serie A. 

Per questo, più che le dodici reti rifilate nella prima sgambata ai dilettanti del Fassa Calcio, per il Genoa, alla fine della seconda settimana di lavoro e prima di ritiro in Trentino, il vero corroborante può venire da altri fattori e non dal risultato.

Primo su tutti la vena realizzativa sempre ispirata di Gudmundsson, con un poker personale nonostante i soli due giorni di lavoro coi compagni, e quella riscoperta di un Yalcin (tripletta per lui) che ha ricordato in buoni tratti, per una certa disinvoltura, quello intravisto raramente la scorsa stagione. Ci sono poi "il giusto piglio e la voglia" messi in campo da chi l'anno scorso aveva trovato maggior spazio altrove: Yeboah, a caccia del gol come un, Biraschi dirottato inaspettatamente a sinistra nel terzetto difensivo, Melegoni "sacrificatosi" largo a destra in una linea di centrocampo a quattro in un secondo tempo dove, per testare quella precisa situazione, mister Gilardino ha schierato volontariamente i suoi in inferiorità numerica, in dieci. 

In poche parole una "grande disponibilità, sia da parte di chi ci ha reso felici l’anno scorso, sia da parte di chi è rientrato dalle esperienza fatte fuori". Questo ciò che ha lasciato soddisfatto e sereno il tecnico, molto partecipe in questi giorni di ritiro cruciali per "costruire le fondamenta" della la stagione, "dove rafforzano gruppo, ma soprattutto anima e sofferenza, con fatica e corsa". Nonostante all'esterno la curiosità e l'attesa siano tutte per i rinforzi dal mercato. 

Nei giorni scorsi l'ad Blazquez ha garantito rinforzi, il mister della promozione ha parlato chiaro, in conferenza come con la società. Con quest'ultima "il confronto è quotidiano" per individuare i giusti elementi "che possano permetterci di sopperire al gap" di competitività della Serie A rispetto alla rosa attuale, e Gila sa che "c’è da pazientare", in un mercato per lo più sornione o dominato dai petroldollari arabi ma con la speranza "che prima della prima giornata di campionato si possa avere una quadratura del cerchio".

Ponderazione, lavoro e fiducia sono quindi i tratti distintivi del primo Genoa, o meglio del primo Gilardino '23/'24, che in questo debutto amichevole ha scelto la continuità tattica rispetto al fine di campionato dello scorso anno con la difesa a tre, Badelj in cabina di regia assieme a Strootman e Coda a guidare l'attacco con Gudmundsson e un funambolico Aramu.

Fondamenta ben collaudate e cementare da un gruppo solido (basta pensare al ruolo di Sabelli, primo capitano di stagione) che ha trovato in Aaron Martin un esterno "con grande qualità nel piede sinistro" ma al quale vanno aggiunte altre pedine. Perché "deve essere chiaro a tutti: la salvezza sarà come vincere un campionato".

Mattia Pastorino


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