Oltre cento editori per un ricco calendario di eventi che abbraccerà Genova e le sue riviere nell'anno in cui la città della Lanterna è Capitale Italiana del Libro.
Sarà un’edizione che si vestirà da grande festa la quinta del Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente che si svolgerà a Palazzo Ducale dal 6 all’8 ottobre.
Il tema di questa edizione sarà “Nessun luogo è lontano”, un omaggio a Genova e ai suoi paesaggi, declinato in diversi percorsi ricchi di commistioni.
Lorenza Rosso, assessore del Comune di Genova, è entusiasta: “Per noi questo è un bel momento, Book Pride con la cornice di Genova Capitale del Libro sarà una festa grande. Molte case editrici non sono riuscite ad avere lo spazio, un sold out. Il tutto sarà allestito a Palazzo Ducale, nell’atrio e nelle sale del Minor e Maggior Consiglio. Ci saranno più di 180 eventi quindi un grande evento per la città anche a livello nazionale e internazionale che, come sapete, per Genova è sempre il punto a cui vuole arrivare. Non fermarci alle nostre mura ma uscire dalla città e qui ci stiamo riuscendo”.
E l’uscire fuori dai confini era anche l’auspicio fatto da Serena Bertolucci per fare della cultura un volano per Genova: “Una cultura che esce dalla città, una cultura che accoglie e che si muove a livello nazionale e a livello internazionale. Questo deve essere Genova, con la bellezza sua e un mondo di giovani che spingono proprio per arrivare ovunque. Questo è un momento importante del Book Pride".
Tante le novità in programma: accanto a Laura Pezzino e Marco Amerighi, già curatori del Book Pride Milano 2023, arrivano Ilaria Crotti e Valentina Mancinelli, curatrici dell'edizione genovese. Non mancheranno poi le proposte per i più piccoli con Book Young che si rinnova coinvolgendo anche le scuole nella giornata di venerdì 6 settembre. Poi Kids and the City, lo spazio allestito grazie alla rivista Andersen e l'Econegozio La Formica.
Un'edizione, la quinta appunto, che conferma Genova come riferimento nel mondo dell'editoria indipendente e la presidente del Book Pride Isabella Ferretti racconta: “Essere editori indipendenti è un tratto ontologico, significa essere un editore che punta alla qualità, al raggiungere un segmento di pubblico che costruisce con pazienza negli anni immaginando un percorso di carattere editoriale e significa, più prosaicamente, essere un editore che non appartiene a un grande gruppo verticalmente integrato cioè che sia presente dalla produzione alla promozione e distribuzione a quello della vendita. Tutti gli editori che partecipano al Book Pride dividono questa medesima caratteristica e che riescono a interessare il pubblico dei lettori italiani con la loro produzione editoriale. Book Pride Genova è dunque per noi una tre giorni di festa in cui coinvolgiamo non solo il centro di Genova con presentazioni ed eventi a Palazzo Ducale ma sempre di più anche i territori genovesi e le riviere. Ci stiamo anche espandendo".
"Abbiamo circa 100 sigle editoriali - continua Ferretti - avremo quasi 180 eventi, e potrebbero essere anche di più, e saranno divisi tra eventi all’interno di Palazzo Ducale e proposte editoriali”.
Tre filoni che immaginano tre paesaggi, mare, montagna e città, in dialogo tra loro, confondendosi e sconfinando l’uno nell’altro. Così, questi luoghi saranno attraversati da tre “sentieri”: Cime, Incroci e Boe.
Book Pride è stato accanto a Palazzo Ducale nella stesura del progetto per Genova Capitale italiana del Libro e Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale, racconta: “E' un progetto molto impegnativo e bello, annunceremo a inizio settembre quello che riguarda la programmazione per i prossimi sei mesi di cui siamo veramente contenti. In questo contesto non poteva mancare Book Pride che è stato già nostro partner in fase di stesura del bando. C’è anche un importante riferimento all’editoria e all’imprenditoria editoriale e loro non potevano mancare. E’ davvero un piacere. Sappiamo che questa sarà un’edizione molto importante con un numero altissimo di partecipanti, con tantissimi significati ed è proprio questo che mi piace nel parlare della capitale del libro che, come dico sempre, avrà eventi straordinari bellissimi ma servirà per alzare il livello di tutti, dalle istituzioni a chi legge. La cultura non è come il petrolio che si trova ma è fatta di costruzione giornaliera. Questo è un gradino di costruzione importantissimo per la capitale del libro”.
Andrea Palombi, presidente Adei, Associazione degli Editori Indipendenti, sottolinea ancora: “E’ un momento molto importante. Genova è stata una bella scommessa per Adei e per Book Pride, Era la prima volta che uscivamo dalla manifestazione nazionale a Milano e non è scontato che in un’altra città possa nascere un rapporto con i libri così bello come quello nato e cresciuto negli anni a Genova. Mi sembra che negli anni questo rapporto sia cresciuto e si è capito cosa sia Book Pride, con la sua particolare caratteristica: quella di rendere visibili libri che spesso non lo sono, in libreria. Questo è un problema dell’editoria italiana, non la faccio lunga ma è evidente come la filiera distributiva privilegi i grandi gruppi. Questo significa che spesso e volentieri i lettori si perdono dei veri e propri gioielli e non esagero, come è stato dimostrato in questi anni di storia dell’editoria italiana. L’ultimo premio Nobel della letteratura è stato tradotto e pubblicato da un editore indipendente".
"In questi anni - conclude Fabrizio Benente, prorettore al Terzo Settore dell'Università di Genova - abbiamo scalato rank internazionali dal punto di vista della didattica e della ricerca.
In questi due anni e mezzo abbiamo attivato una serie di collaborazioni con tutti i soggetti e gli interlocutori della città e del territorio nella logica di creare interazione, progetti, promuovere il ruolo della città, promuovere il ruolo dell’università entro la cecità.
Essere al Book Pride è fondamentale perché, in un anno fondamentale dedicato al libro in cui Genova ha un ruolo apicale, fa parte della nostra missione: esserci, contribuire, portare la nostra esperienza e la nostra casa editrice”.