“Il rigassificatore rientra nel piano energetico nazionale che ha individuato nel Mar Ligure Occidentale l’area adatta ad accoglierlo: credo sia normale che la Liguria, che ospita alcuni dei principali porti del Paese, abbia dato la sua disponibilità per questa struttura, anche nell’ottica della collaborazione che deve esistere tra Governo ed enti locali in temi strategici come quello dell’approvvigionamento energetico”.
Così il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per l’opera Giovanni Toti, rispondendo ad un’interrogazione sul tema del progetto di rigassificatore a largo delle coste liguri posta oggi dalla minoranza in consiglio regionale. “Si tratta di un impianto strategico per tutto il Nord Italia e i vantaggi per le aree interessate dovranno essere significativi, con opere compensative adeguate a fronte dei lavori che si renderanno necessari. Pensare che le energie rinnovabili possano escludere del tutto l’uso dei rigassificatori è poco realistico, dato che queste fonti non forniscono energia in modo costante; il gas resterà un elemento fondamentale per garantire la costanza di approvvigionamento”. Per quanto riguarda i dettagli del progetto, “l’impianto sarà offshore, ovvero a diversi chilometri a largo delle coste, e userà tecnologie già ampiamente utilizzate e a bassissimo rischio – continua il presidente Toti - Entro fine anno avremo una definizione precisa del percorso, inclusa l’individuazione del sito, un percorso che sarà sempre accompagnato da un costante dialogo con governo e territorio. Entro la fine del mese, inoltre, avremo un altro incontro con il ministero su questo tema”.