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Attualità | 11 luglio 2023, 16:37

Pullman in fiamme sulla A12, l'autista: "L'importante è che ci siamo salvati tutti" (video)

Dal suo letto nel reparto di Terapia Intensiva Cardiologica, l'autista del mezzo distrutto dalle fiamme tra Recco e Nervi domenica racconta quei terribili momenti

Pullman in fiamme sulla A12, l'autista: "L'importante è che ci siamo salvati tutti" (video)

Rimane ancora ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Cardiologica dell'ospedale San Martino di Genova Salvatore Todaro, l'autista del pullman che domenica pomeriggio ha preso fuoco sulla A12, nel tratto compreso tra Recco e Nervi.

Dopo essere stato sottoposto a un trattamento in camera iperbarica per il fumo respirato, Todaro è costantemente monitorato ma le sue condizioni sono in fase di miglioramento.

Ed è proprio lui a raccontare quanto accaduto in quei terribili istanti che potevano rivelarsi una tragedia e che, grazie anche alla sua prontezza di intervento, non hanno avuto conseguenze ben più gravi.

"Eravamo all'interno della galleria - racconta Todaro - quando ho sentito un botto fortissimo. Il bus ha dato due strapponi e ha cominciato a perdere giri ma pensavo di aver preso una buca.

Quando ho guardato gli specchietti e ho visto le fiamme che uscivano dal motore, ho capito che era successo qualcosa di grave".

L'autista poi racconta della decisione, presa in pochi secondi: "In quel momento ho deciso se fermarci subito o portare il pullman fuori. Portarlo fuori voleva dire rischiare di bruciare l’impianto elettrico e non aprire più le porte. A quel punto la decisione più veloce in quel momento è stata bloccarlo dove eravamo e far scender tutti, ed è quello che ho fatto".

"Ho aperto le porte - prosegue - e li ho fatti scendere tutti, fino all’ultimo. Io sono sceso per ultimo quando già gli altri stavano andando.

Poi ho guardato e ho visto una signora che si è rotta la gamba rimanere indietro a dieci metri dal pullman. Ero già avanti e sono tornato indietro, non l’avrei lasciata mai là. Il marito mi ha visto ed è tornato con me. L’abbiamo portata fuori. Poi c’erano la donna incinta, il bambino di 9 anni, altri anziani. Ho perso una mezz’ora.

Ho avuto un’intossicazione da fumo, sono stato nella camera iperbarica perché non riuscivo a respirare. Per me l’importante è che ci siamo salvati tutti e che stiamo tornando tutti a casa".

A chi lo ha definito eroe, l’autista non manca di sottolineare che la definizione è esagerata ribadendo che chiunque al suo posto avrebbe fatto così e non avrebbe lasciato indietro nessuno.

Stamattina Todaro ha ricevuto anche la visita del presidente della Regione Giovanni Toti e dell'assessore alla Sanità Angelo Gratarola.

Redazione

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