Qualcosa andava fatto perché da inizio anno ci sono già state 1049 richieste di intervento alla polizia locale per fenomeni di malamovida, schiamazzi e ubriachezza molesta, che si sommano alle 1495 richieste di intervento dal 1 maggio al 31 agosto dello scorso anno. È questo il senso dell'intervento dell'assessore alla sicurezza Sergio Gambino che questo pomeriggio si è trovato a rispondere a due interrogazioni, una dal consigliere di minoranza Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) e una del capogruppo della Lega Federico Bertorello, lo stesso che lo aveva pubblicamente attaccato insieme al collega di partito Alessio Bevilacqua.
“Non è una critica politica, né tanto meno alla sua persona, - ha chiarito Bertorello – ma di questa ordinanza contestiamo il metodo perché sarebbe stato opportuno discuterne in giunta e con i capigruppo. Se lo avesse fatto non saremmo stati costretti a manifestare pubblicamente le critiche”.
Gambino ha confermato le modifiche già annunciate dal sindaco che ha chiesto ai suoi assessori di rivedere l'ordinanza a partire dalla prossima settimana. Le novità riguardano le zone, saranno infatti individuate quelle considerate a maggiore rischio, e la finestra oraria. Secondo le indiscrezioni il divieto, attualmente dalle 16 alle 8, sarà in vigore dalle 22.
La polemica interna alla maggioranza non può comunque dirsi alle spalle; Bertorello ha ripreso Gambino perché durante la sua interrogazione parlava con la collega di giunta Paola Bordilli, assessore al commercio ed esponente della Lega. “Non parli con la Bordilli, ci parli quando deve scrivere le ordinanze”, ha detto Bertorello.
L'assessore ha replicato assicurando che l'ordinanza è stata condivisa in giunta e poi, spiega Gambino, “dopo una mediazione, fatta firmare al sindaco. È evidente che si tratta di una delibera che impatta, la durata è infatti legata a questo (l'ordinanza scade il 30 settembre, ndr) ma dovevamo dare risposte alle mille persone che hanno chiesto l'intervento per le problematiche dall'abuso di alcol. Il diritto alla sicurezza è prioritario a quello di bere una birra in spiaggia”.