La seconda edizione di “Pellegrinaggi metropolitani. Passi, parole e musica per rammendare i margini”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, prosegue mercoledì 12 luglio 2023 alle ore 21 all’Abbazia di San Nicolò del Boschetto a Cornigliano (via del Boschetto 29) con “Una serata pazzesca. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio”, uno spettacolo da anni nel repertorio di Teatro Pubblico Ligure che celebra l’originalità di un celebre artista genovese, attore e scrittore, qual è l’autore della saga sul ragionier Ugo Fantozzi. Ingresso libero con prenotazione al numero 348 2624922 o info@teatropubblicoligure.it. “Pellegrinaggi metropolitani” ha vinto il bando “Periferie” del Ministero della Cultura e del Comune di Genova, e comprende altre località del ponente genovese come Val Varenna, Pra’, Certosa. L’Abbazia di San Nicolò del Boschetto a Cornigliano, prima di “Una serata pazzesca” ha ospitato la proiezione del film “Vite non calcolate” di Ermanno Cavazzoni e Sergio Maifredi, dedicato e girato al Boschetto, e l’anteprima di “Filottete” di Sofocle con Corrado d’Elia, Gianluigi Fogacci e Alessio Zirulia.
“Una serata pazzesca. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio” è firmato da Sergio Maifredi insieme a Tullio Solenghi, che legge ad alta voce il testo che si è imposto come una pietra miliare per la comicità italiana, “Fantozzi”, per raccontare Paolo Villaggio nella sua dimensione di scrittore.
Paolo Villaggio è genovese come Tullio Solenghi e come Sergio Maifredi che gli consegnò il Premio Internazionale Grock nel 2011 e lo frequentò negli ultimi anni per parlare di Genova e di Teatro nella sua casa romana. “Villaggio – scrisse Maifredi nella motivazione del Premio Grock 2011 del Teatro Pubblico Ligure – è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee: dal paradossale e grottesco Professor Kranz al timidissimo Giandomenico Fracchia per arrivare al servile e sottomesso ragionier Ugo Fantozzi, forse il personaggio più popolare dell’intera storia della comicità italiana”. La motivazione del Premio proseguiva indicando “la nitidezza con cui Paolo Villaggio, da artista acuto e feroce, ha saputo scolpire nell’immaginario collettivo personaggi in cui si riconosce da oltre 40 anni l’Italia intera; l’eredità antica che Paolo Villaggio ha raccolto, facendo discendere le sue maschere dalla Commedia dell’Arte per calarle nel nostro quotidiano; la sua scespiriana forza, Falstaff o fool che egli voglia essere; il suo essere clown senza malinconie o patetismi, ma potente, cinico ed impietoso”.
Paolo Villaggio è stato prima di tutto uno scrittore, un autore: il suo libro “Fantozzi” nel 2011, è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura – Ministero delle Cultura – tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano.
Espressioni come “megagalattico”, “poltrona in pelle umana”, “nuvola degli impiegati”, “salivazione azzerata”, “lingua felpata”, aggettivi come “mostruoso”, “pazzesco” e “agghiacciante” o inesattezze verbali come “venghi”, “vadi”, “dichi” sono entrate nel lessico italiano grazie a Villaggio. Tullio Solenghi ci restituisce la genialità e l’inventiva di Paolo Villaggio con affetto e maestria.
Il progetto di lettura dei testi di Paolo Villaggio fa parte di un più ampio filone del Teatro Pubblico Ligure per dare valore alla lettura ad alta voce, un momento condiviso in cui si realizza “il rito civile della lettura pubblica” come ha dichiarato Moni Ovadia.
Informazioni sul sito www.teatropubblicoligure.it