La nuova spiaggia libera attrezzata sul litorale di Voltri non è adatta a persone diversamente abili, nonostante sia stata presentata in questo modo la scorsa settimana. A denunciarlo, attraverso una lettera aperta al sindaco di Genova, Marco Bucci, è Ivana Pastorino, pegliese, mamma di un ragazzo in carrozzina.
Lui si chiama Flavio Anglana, è consigliere municipale del VII Ponente per la minoranza (esponente del Partito Democratico) e già nei mesi scorsi si è reso protagonista, suo malgrado, di una querelle con Ferrovie dello Stato per alcuni casi di malfunzionamento degli ascensori alla stazione ferroviaria di Genova Pegli.
Qui il tema è differente. Secondo le informazioni trasmesse dal Comune di Genova e dal Municipio VII Ponente, la spiaggia libera attrezzata sul litorale voltrese vanta la presenza anche di “una passatoia per l’accesso delle persone con capacità motorie ridotte”.
Ma la mamma del ragazzo diversamente abile non è dello stesso avviso: “Sarei grata se il sindaco - sostiene Ivana Pastorino - volesse verificare di persona, seduto su una sedia a rotelle, fortunatamente per lui presa in prestito, la vera accessibilità per ‘persone con capacità motorie ridotte’, come riportato. Il tutto grazie a una passatoia, che sembra di stoffa e neanche di legno, che non copre nemmeno tutta la lunghezza della spiaggia, senza la presenza di una sedia Job che possa portare il disabile in acqua”.
Secondo la mamma di Flavio Anglana, “quanto scritto sulla pagina Facebook del sindaco Bucci è un pugno nello stomaco per chi vive la disabilità sulla propria pelle e per i familiari”. E domanda: “Perché non avete sperimentato veramente l’accessibilità, lei, qualche suo collaboratore, come il presidente di Municipio Guido Barbazza, che sa di avere in Municipio un disabile motorio, prima di ‘dar fiato alle trombe’? Prima di pubblicizzare, enfatizzare, bisogna essere sicuri di non ledere la sensibilità di alcuno, fosse anche una persona soltanto. Una città dove si guardano le cose con gli occhi del più debole è una città dove si fa vivere meglio tutti: la mamma con il passeggino, l’anziano, il disabile ‘temporaneo’. Ci sono foto che la ritraggono in sedia a rotelle, ma era la campagna elettorale”.
E poi l’ultima, amara considerazione: “Capisco che la politica fatta sui social, spicciola, veloce, superficiale per il popolo sempre di fretta, che non ha tempo o voglia di soffermarsi a guardare bene delle foto, a rileggere un post, sia più facile ma creda che non c’è niente di meglio che guardarsi negli occhi, dialogare, confrontarsi. Sempre che se ne abbia il piacere e il coraggio”.