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Cultura | 08 luglio 2023, 14:12

Duecento artisti da venti nazioni: è la Biennale di arte contemporanea di Genova

Oggi giornata d’inaugurazione tra Palazzo Tursi, via Garibaldi, Galata, Museo Diocesano e Satura. Esposizione sino al 22 luglio. Il curatore Mario Napoli: “La città è sempre più un centro di sperimentazione”

Duecento artisti da venti nazioni: è la Biennale di arte contemporanea di Genova

Duecento artisti, venti nazioni differenti, settanta location: sono i numeri della quinta edizione della Biennale di Genova, che è in corso di inaugurazione oggi in vari luoghi della città. La kermesse, a cura di Mario Napoli, Flavia Motolese e Andrea Rossetti (con il patrocinio e il contributo di Città Metropolitana di Genova e con il patrocinio di Regione Liguria, Comune e Camera di Commercio di Genova), è partita questa mattina con una cerimonia itinerante tra Palazzo Tursi e via Garibaldi, è proseguita al Galata Museo del Mare e nel pomeriggio è invece al Museo Diocesano, alle Cisterne di Santa Maria di Castello e alla galleria Satura di Palazzo Stella, nella omonima piazza Stella, dove si tiene la cerimonia di premiazione.

All’inaugurazione intervengono danzatori, performer e musicisti coordinati da Enrica Ricciardi, direttore artistico del Centro di Formazione Professionale AID&A di Genova. Partecipano anche le scuole Il Gatto Danzante, Genova Flamenco, Zena Swinger e la Compagnia Shams, mentre gli ospiti d’onore sono Giuseppe Amadio, Angiola Churchill e Vinicio Momoli. A vincere il primo premio nella categoria Pittura è Fabio de Santis, mentre il primo premio di Fotografia va a Yuchen Wang, e il primo premio di Scultura va Véronique Massenet. La Biennale proseguirà sino al 22 luglio.

“L’idea, nata dieci anni fa, è stata quella - spiega Mario Napoli, fondatore e direttore di Satura - di creare un circuito diffuso sul territorio, portando l’arte contemporanea a contaminare la città e trasformare Genova nel teatro di uno degli eventi nazionali più completi sullo stato dell’arte contemporanea, capace di inserirsi in un più vasto contesto europeo”.

A dimostrazione dell’interesse crescente, si è allargata edizione dopo edizione la rete di collaborazioni e di partecipanti. “Le istituzioni - prosegue Napoli - hanno sostenuto la manifestazione per la sua idea progettuale, che sottolinea il tentativo della città di porsi come centro di sperimentazione, ma anche per la capillarità di un evento che contribuisce a rendere Genova viva e attrattiva”.

La scommessa ormai vinta degli organizzatori era quella di far diventare la Biennale uno degli appuntamenti principali per l’arte contemporanea a Genova, una vetrina d’eccellenza in grado di interessare un pubblico sempre più ampio e di animare la città con un ricco programma di eventi, non solo espositivi. “La Biennale - spiega Flavia Motolese, co-curatrice dell’evento - si è sempre posta come impegno, oltre quello di valorizzare le ricerche del contemporaneo o scoprire nuovi talenti, anche quello di avere una progettualità responsabile che guarda in avanti. Le centinaia di adesioni sono la dimostrazione del fascino e delle potenzialità di Genova, oltre che della scelta vincente di aver creato una struttura inclusiva che premia la qualità”.

La manifestazione, rispetto ad altre, ha un taglio internazionale e registra molte presenze dall’estero. “Credo che attiri gli artisti - afferma il curatore Andrea Rossetti - perché è un marchio riconosciuto, mentre per i genovesi è un’occasione di avvicinarsi all’arte contemporanea”.

Quest’anno la Biennale di Genova vanta la presenza di alcuni ospiti d’onore internazionali: Giuseppe Amadio, Angiola Churchill, Nando Stevoli e Vinicio Momoli, solo per citarne alcuni. Angiola Churchill, professore emerito dell’Università di New York, ha esposto nei luoghi più prestigiosi del mondo dal Museo di Palazzo Fortuny di Venezia al Neuberger Museum of Art di New York. I vincitori delle tre sezioni principali - Pittura, Fotografia e Scultura - che sono rispettivamente Fabio de Santis, Yuchen Wang e Véronique Massenet, testimoniano l’approccio aperto delle scelte compiute dalla giuria. Sono stati istituiti, inoltre, numerosi Premi Speciali per mettere in rilievo identità e sperimentazioni delle differenti ricerche espressive.

Oltre a Satura, le sedi espositive, sino al 22 luglio, sono Palazzo Doria Spinola, Palazzo Tobia Pallavicino, Museo Diocesano, Galata Museo del Mare, Museo Biblioteca dell’Attore, Cisterne di Santa Maria di Castello, Palazzo Doria De Ferrari Galliera, Palazzo Pantaleo Spinola, Allianz Bank Financial Advisors, Deloitte, Gruppo GE, Circuito delle Botteghe Storiche, Lifeforms Art Studio.

Alberto Bruzzone

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