“Vi svelo un segreto: mia madre è una matrioska. Lo so perché certe mattine mi chiede di aiutarla ad avvitarsi e io allora spingo con tutto il mio peso la parte di sotto mentre lei con le mani sui fianchi tiene ferma quella di sopra, dalla vita in su, scricchiolando come una betulla”. È l’incipit del libro illustrato “Mia mamma è una matrioska” di Ester Armanino, che verrà presentato giovedì 6 luglio in Piazza San Michele, dopo l’inaugurazione del festival “Albenga Racconta – Storie animate all’ombra delle torri 2023”, giunto alla terza edizione.
Genovese, laureata in architettura, è docente di arte e immagine presso una scuola media e, da diversi anni affianca l’attività di scrittrice. “Ho pubblicato il mio primo libro nel 2011 per Einaudi – spiega l’autrice ligure -. Successivamente ho scritto un testo per un albo illustrato di un acquerellista e ora con Rizzoli ho pubblicato ‘Mia mamma è una Matrioska’. Per l’autrice, “una mamma è fatta di tanti strati, come una matrioska. Quello più esterno è visibile a tutti, è una specie di cappotto, ma è solo la superficie. Poi ci sono tutti gli altri: la bambina e la ragazza che è stata, con i suoi sogni e le sue avventure; la lavoratrice appassionata; la cittadina che si indigna per le ingiustizie; la donna che si è innamorata del papà... Ogni guscio è delicato, e si può rompere o scomparire in ogni momento. Ma alla fine di tutto, nel cuore della mamma, c’è un pezzettino minuscolo, fragilissimo, che è il più importante di tutti. Lo hai anche tu, e va difeso ogni giorno”, scrive Armanino.
“È stata una sorpresa per me, perché avevo scritto il testo anni prima per un 8 Marzo, per questo esprime temi come i diritti delle donne, la lotta agli stereotipi. È nato così il concetto della matrioska, perché il testo è nato in occasione di un ragionamento sull'identità femminile”.
Così, l’estate scorsa, la scrittrice e illustratrice, decide di utilizzare questo testo, con qualche “adattamento” di più ampio respiro, per non limitarlo all’identità femminile, per fare un albo illustrato, riscontrando nella casa editrice Rizzoli un grande interesse. “Con mia grande sorpresa, ho realizzato anche le illustrazioni – spiega -, sebbene sia un mio canale espressivo, prima ancora delle parole. Per una serie di motivi e di scelte, durante il mio percorso di formazione ho dato più peso all'architettura, per esempio, oppure alle parole. Poi ho riscoperto questa parte di me e mi sono messa in gioco”.
L’albo illustrato viene infatti pensato in modo differente, rispetto a un libro più classico. “Non solo perché rivolto anche ai bambini, ma proprio perché ci sono le immagini che giocano con le parole e quindi si creano equilibri diversi, anche quando lo costruisci – spiega Armanino -. quando lo immagini, quando lo progetti”.
Parole ricche di significato, associate a immagini rotonde che esprimono “un ragionamento sul dentro e sul fuori, dove il vuoto viene visto come l’unica possibilità di accogliere qualcos’altro – spiega -. Nel caso della matrioska, una versione di sé più piccolina, nel nostro caso di accogliere l’altro, ma anche quelle parti di noi che invece tendiamo a non guardare, a volte anche a sminuire”.
Un messaggio teso a riconoscere che siamo fatti tante cose, anche quelle spiacevoli, e provare a tenerci tutto. Non c'è qualcosa di noi in noi che possa essere sbagliato, da sopprimere, ma piuttosto va accolto per crescere, per diventare più grandi. Un invito ad avere una visione sfaccettata di noi stessi.
L’incontro con l’autrice si terrà quindi il 6 luglio alle 18.30 in piazza San Michele, mentre le opere saranno esposte presso Palazzo Oddo.